Come potrebbe giocare l'Atalanta di Ivan Juric?

Un nuovo ciclo dopo il migliore della sua storia. L'Atalanta ha salutato Gian Piero Gasperini al termine di un viaggio emozionante verso vette altissime e mai immaginate. Dopo 9 anni in cui l tecnico di Grugliasco ha dato tutto per la Dea ricevendo in cambio un appoggio totale e riscrivendo il presente e il futuro del club, diventandone un'icona vivente e un simbolo che non sarà mai scalfito da ciò che accadra da qui in poi.

Tutti i cicli però hanno una data d'inizio e una di fine. Percassi ha provato a convincere il tecnico a rimanere, ma ha poi accettato la sua volontà di provare esperienze altrove. Il casting per la nuova guida è iniziata subito e alla Dea sono stati accostati tanti nomi. Da Sarri a Thiago Motta fino a Pioli e Palladino, tutte ipotesi probabili sulle quali ha però vinto quella meno attesa. È da qualche giorno ufficiale l'arrivo di Ivan Juric sulla panchina dell'Atalanta; l'allenatore croato ha firmato un contratto biennale fino al 2027 e verrà presto presentato anche ai tifosi.

La scelta rischiosa e la volontà di non interrompere il percorso

Affidare questo ruolo dopo un ciclo del genere comporta sempre dei rischi evidenti, ma non potendo clonare la figura di Gian Piero Gasperini una scelta era necessaria. Firmando Ivan Juric, la famiglia Percassi ne ha operata una che potrebbe essere considerata logica seguendo la volontà di proseguire il cammino instradato dal Gasp. Il croato è un allenatore che per diverso tempo è stato suo allievo e che nelle esperienze professionali precedenti ha mostrato uno stile di gioco per certi versi simile al calcio gasperiniano.

Qualche idea condivisa e il desiderio di continuare a competere per gli stessi obiettivi. Una scelta logica e anche forte, che ha deciso di superare quanto visto nell'annata sportiva 2024-25. I due mesi fallimentari con la Roma, terminati con l'esonero e il ridimensionamento anche dei pochi risultati ottenuti, grazie a quanto compiuto dopo da Claudio Ranieri. E ancora la scelta di accettare un Southampton quasi spacciato, senza mai riuscire a scuoterlo dalla zona retrocessione; 12 sconfitte, un pareggio e solo una vittoria in poco più di 4 mesi in Inghilterra. Un bottino amaro dopo le esperienze positive in Serie A vissute dalle panchine di Genoa, Verona e Torino.

Le possibili modifiche di Ivan Juric

Il modulo più utilizzato negli ultimi due anni di carriera è il 3-4-1-2, con la volontà di prendere gli avversari uomo contro uomo a tutto campo e offrire un calcio che non ha mai promesso goleade come quello di Gasperini. Un approccio più accorto, le cui modifiche dipenderanno dagli interpreti che avrà a disposizione alla fine di un mercato lungo e che si prospetta intenso per la Dea. Perderà senatori come Toloi e Pasalic, con investimenti che, considerando l'attuale sbilanciamento offensivo della rosa bergamasca, riguarderanno la linea mediana e il trio di difesa.

In avanti infatti la formazione della Dea subirà inevitabillmente qualche modifica. La presenza di giocatori dominanti come Lookman e Retegui, a cui si aggiungono il ritorno dal prestito di El Bilal Touré (e forse anche di Piccoli) e dall'infortunio di Gianluca Scamacca, e ancora la convivenza di trequartisti che meritano spazio come De Ketelaere, Maldini e Samardzic, rende il reparto troppo affollato e con la necessità di essere sfoltito

Questi i due undici tipo da noi immaginati con i giocatori ancora a disposizione che potrebbero essere più adatti al nuovo corso Ivan Juric.

Opzione 1

Atalanta 2025-26, 3-4-1-2: Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri; Samardzic; Lookman, Retegui All. Juric

Opzione 2

Atalanta 2025-26, 3-4-2-1: Carnesecchi; Scalvini, Hien, Kolasinac; Bellanova, Sulemana, Ederson, Ruggeri; De Ketelaere, Lookman; Scamacca All. Juric