Come è cambiata l'Inter rispetto alla finale di Champions League del 2023?

Eccola lì, l'attesa di una data che potrebbe cambiare il destino di tanti. Due anni fa a Istanbul era il 10 giugno 2023, in questa stagione sarà il 31 maggio 2025, con un viaggio più breve da compiere partendo da Milano per arrivare a Monaco di Baviera. L'avversario sarà il PSG di Luis Enrique, un'altra squadra straniera allenata da uno spagnolo con un passato importante nel Barcellona.
Tanti eventi che si incrociano e che, con qualche forzatura, possono trovare il modo di connettersi. Proviamo a evidenziare le differenze in campo, e fuori, fra l'Inter finalista della Champions League 2022-23 e quella della corrente edizione.
Partiamo dai fattori extracampo e da un'inchiesta 'doppia curva' che aveva avuto come oggetto anche i biglietti della Finale di Champions League fra Manchester City e Inter. La risoluzione per Inzaghi e Calhanoglu con un turno di squalifica e una multa è notizia molto recente e risale alla scorsa giornata di Serie A saltata per squalifica contro il Verona; un caso che può dirsi quindi chiuso con un patteggiamento sia per il mediano che per l'allenatore dell'Inter. Al giorno della Finale, il Presidente era ancora Steven Zhang prima che, circa un anno dopo, precisamente il 22 maggio 2024. la Oaktree Capital Management prendesse il controllo della società nerazzurra per poi nominare come Presidente Beppe Marotta.
Poteri ampliati alla figura che ha cambiato il presente e il recente passato della squadra nerazzurra, che per strategia negli ultimi due anni non ha investito cifre paragonabili a quelle delle avversarie in Europa (e in parte anche in Italia), scegliendo la via della continuità per quanto concerne il gruppo squadra con colpi intelligenti e mirati stagione dopo stagione.
Gli undici in campo e la rosa a disposizione
C'era Onana in porta e Darmian terzo centrale di destra, e ancora Brozovic nel ruolo di mediano con Mkhitaryan dalla panchina e Dzeko ad affiancare Lautaro Martinez in avanti. Romelu Lukaku e un Milan Skriniar promesso sposo proprio del PSG componevano, tra gli altri, la lista di sostituti a disposizione di Simone Inzaghi.
Inter vs Manchester City, Finale UCL 2023 (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Dzeko, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi
A oltre 20 giorni di distanza dalla Finale contro il PSG non è difficile annunciare, salvo infortuni imprevisti, la probabile formazione della gara che verrà disputata all'Allianz Arena di Monaco. Simone Inzaghi ha proseguito con il suo sistema di gioco e, da quella partita sono stati integrati soltanto tre nuovi titolari, con Mkhitaryan da non considerare in quanto già a disposizione e subentrato nel secondo tempo di Istanbul.
Probabile Inter vs PSG, Finale UCL 2025 (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi
Fra i pali ci sarà Yann Sommer in seguito all'avvicendamento molto positivo con Onana sia dal punto di vista economico che del rendimento; come terzo di destra agirà invece Benjamin Pavard, nonostante le difficoltà fisiche dell'ultimo periodo. La novità più grande riguarda ovviamente l'attacco. Marcus Thuram, da parametro zero che avrebbe dovuto ereditare il peso di Dzeko e Lukaku, è diventato ben presto l'insostituibile partner migliore della carriera di Lautaro Martinez, con il quale si è creata una connessione unica.
L'undici è cambiato solo leggermente e tra calciatori che ormai hanno oltre 100 presenze con l'Inter e nuovi arrivati in nerazzurro, Inzaghi potrebbe avere qualche arma in più a gara in corso rispetto nella Finale di Istanbul. In difesa, alle opzioni Darmian (al tempo titolare) e De Vrij, si sono aggiunti soprattutto Yann Bisseck e Carlos Augusto, con il brasiliano come jolly in grado di ricoprire almeno due ruoli, oltre a Nicola Zalewski, che potrebbe diventare il più giovane a disputare le Finali di Conference, Europa e Champions League.
Avanzando in mediana troviamo la riserva che eccelle. Davide Frattesi non è soltanto il match winner di una delle Semifinali di Champions tra le più belle della storia, ma anche l'eroe di Monaco contro il Bayern e l'uomo da cui aspettarsi sempre qualcosa a gara in corso. Zielinski e Asllani (già presente a Istanbul) le altre alternative a centrocampo, con Marko Arnautovic e Mehdi Taremi, decisivo con l'assist contro il Barcellona, da indicare come risore per gli eventuali supplementari e che hanno registrato un gol a testa nella corrente Champions League.
L'Inter, pur senza grandi investimenti in costi del cartellino, appare più forte rispetto alla propria versione del 2023. Più consapevole dei propri mezzi ed esperta nell'affrontare avversari del proprio livello o di un livello superiore, con connessioni ormai diventate consuetudini e una forza del gruppo emersa con tutta la violenza possibile nella rimonta e resistenza fra recupero e supplementari della fantastica sfida di ritorno contro il Barcellona.
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