Come cambia la formazione del Milan dopo il mercato invernale 2024-25

Che il Milan dovesse fare qualche operazione era tutto sommato prevedibile, ma in pochi avrebbero immaginato che avesse potuto dar vita a una mezza rivoluzione. Il cambio in corsa in panchina, con Sergio Conceiçao subentrato in panchina a Paulo Fonseca, rendeva infatti necessario qualche ritocco dell'organico per offrire al nuovo tecnico giocatori più adatti al suo stile, e allo stesso tempo i rossoneri dovevano smerciare qualche esubero non più funzionale ormai da diverso tempo. Alla fine della finestra invernale, abbiamo però a che fare con una squadra molto diversa non solo negli interpreti, ma anche nelle caratteristiche.
La strategia adottata sul mercato
Sin dal suo insediamento, Conceiçao si è lamentato dell'aspetto mentale dei suoi giocatori, chiedendo maggior attenzione e "fame" a ognuno di essi, senza fare distinzioni tra senatori e giovani dello spogliatoio. Che a Milanello, dopo gli addii di gente come Giroud e Kjaer, mancasse personalità era evidente. Theo, Leao e Maignan, ossia i top player chiamati ad assurgere al ruolo di leader, non si sono rilevati ancora all'altezza, di conseguenza colmare il vuoto di personalità era la grande priorità del mercato invernale del Milan. Per farlo non si è badato nemmeno all'aspetto tattico, dato che quando è arrivato Kyle Walker, veterano messo alla porta dal Manchester City, c'erano già in rosa due terzini destri. L'inglese è stato dunque preso per guidare il resto del gruppo, nella speranza che possa ripetere la stessa meccanica innescata da Ibrahimovic con la sua seconda avventura rossonera da giocatore.
Venendo al campo, tecnico e dirigenza si sono resi conto delle poche garanzie realizzative di Alvaro Morata e Tammy Abraham. Qualcuno ha evidenziato quanto negli ultimi anni siano stati spesi pochi soldi per un centravanti, così, quasi per sbugiardare tale tendenza, sono stati sborsati quasi 40 milioni di euro per Santiago Gimenez, punta messicana corteggiata al lungo e strappata al Feyenoord dopo una trattativa lunghissima, quasi estenuante. A fargli posto è stato proprio Morata, il cui trasferimento al Galatasaray è stato tanto repentino quanto fondamentale per sovvenzionare almeno in parte il colpo Gimenez.
Con questi due innesti e con il no al Tottenham per Tomori, il mercato del Milan sembrava concluso. Se non fosse che il 3 gennaio, ultimo giorno utile per le operazioni in entrata, lo spirito del Condor Galliani dev'essersi risvegliato in Zlatan Ibrahimovic, che a poche ore dal gong ha acquistato Warren Bondo (proprio dal Monza di Galliani, dove invece è andato in prestito il giovane Zeroli), Riccardo Sottil e Joao Felix. Se l'arrivo dei primi due trova una spiegazione nella necessità di sostituire Bennacer e Okafor, passati rispettivamente al Marsiglia e al Napoli, l'ultimo può essere considerato un vero e proprio rinforzo in senso stretto, un giocatore che aggiunge qualcosa e non rimpiazza soltanto.
La cessione che ha fatto più rumore, più per una questione affettiva che per una perdita tecnica, è quella di Davide Calabria al Bologna. Il rapporto tra il terzino e la tifoseria non è mai stato idilliaco, ma al momento del suo addio il popolo rossonero gli ha reso atto dell'impegno costantemente profuso in una carriera da sempre dedicata ai colori rossoneri. Il motivo reale della sua partenza non lo conosceremo mai: forse Calabria sarebbe rimasto se Emerson Royal non si fosse fatto male, oppure sarebbe stato ceduto a prescindere vista la necessità di sfoltire il parco terzini e il feeling non esattamente sbocciato con Conceiçao.
Tutti i movimenti del Milan nel mercato invernale 2024-25
Gli acquisti
- Kyle Walker (difensore) - Dal Manchester City in prestito con diritto di riscatto
- Santiago Gimenez (attaccante) - Dal Feyenoord a titolo definitivo per 35 milioni di euro
- Warren Bondo (centrocampista) - Dal Monza a titolo definitivo per 12 milioni di euro
- Riccardo Sottil (attaccante) - Dalla Fiorentina in prestito con diritto di riscatto (1 milioni per il prestito, 10 per il riscatto)
- Joao Felix (attaccante) - Dal Chelsea in prestito oneroso (2 milioni di euro)
Le cessioni
- Fodé Ballo-Touré (difensore) - Rescissione del contratto
- Noah Okafor (attaccante) - Al Napoli in prestito (1,5 milioni) con diritto di riscatto (23 milioni)
- Alvaro Morata (attaccante) - Al Galatasaray in prestito (6 milioni) con diritto di riscatto (8 milioni)
- Ismael Bennacer (centrocampista) - All'OM in prestito (1 milione) con diritto di riscatto (12 milioni e 3 di bonus)
- Davide Calabria (difensore) - Al Bologna in prestito
La formazione tipo dei rossoneri
Al termine del rinnovamento invernale, Conceiçao ha a disposizione una rosa numericamente completa. Il tecnico avrà infatti due alternative per ogni ruolo, nonché la possibilità di poter contare su caratteristiche e soluzioni tattiche differenti. L'unico cambiamento sostanziale nell'undici titolare potrebbe essere l'arretramento di Reijnders a centrocampo per lasciare la trequarti a Joao Felix. Il portoghese sa fluttuare tra le linee ed essere imprevedibile, ma se si volesse avere maggior fisicità in quella posizione ci sarebbe anche Loftus-Cheek, attualmente infortunato, ma prezioso con i suoi inserimenti in area avversaria. Gimenez sarà il terminale offensivo, ma potrebbe anche coesistere con Abraham in un 4-4-2, mentre Sottil e Bondo andranno a fare i rincalzi di Leao e Fofana. A posto anche la difesa, con due terzini e quattro centrali che possono alternarsi per far fronte a un periodo fitto d'impegni.
Milan (4-2-3-1): Maignan; WALKER/Emerson, Gabbia/Tomori, Thiaw/Pavlovic, Theo Hernandez/Jimenez; Fofana/BONDO, Reijnders/Musah; Pulisic/Chukwueze, JOAO FELIX/Loftus-Cheek, Leao/Sottil; GIMENEZ/Abraham. Allenatore: Sergio Conceiçao
feed