Come arriva l'Inter alla Finale di Champions League contro il PSG

Manca poco, meno di una settimana e nessuna altra partita a cui pensare. Il campionato è finito male, ma si è comunque concluso per l'Inter di Simone Inzaghi che ora può concentrarsi completamente sulla Finale di Champions League in programma il prossimo 31 maggio a Monaco di Baviera contro il PSG di Luis Enrique.
L'ultimo obiettivo, la sfida più importante dell'anno, prima di un riposo di circa due settimane e la partenza per gli Stati Uniti per disputare il prossimo, inedito per il formato, Mondiale per club.
L'ambivalente momento di forma
Aprile e maggio sono stati mesi dai due volti per la squadra di Inzaghi. La gioia incontenibile in Champions League con le eliminazioni di Bayern Monaco e Barcellona rispettivamente ai Quarti di Finale e in Semifinale, alternata dall'eliminazione in Coppa Italia per mano dei rivali del Milan e soprattutto dai passi falsi in Serie A contro Parma, Bologna, Roma e Lazio che hanno regalato lo Scudetto al Napoli di Antonio Conte. Dimostrazioni di forza contro segnali di fragilità, anche all'interno della stessa partita.
È difficile raccontare la stagione nerazzurra scindendo le competizioni, dividendole e dando un giudizio diverso per ognuna. Ogni sfida, soprattutto in mesi così intensi, ha inciso sulle altre rendendo palese che l'Inter, se per profondità e qualità della rosa resta la migliore della Serie A, forse non è ancora costruita per poter garantire la vittoria del campionato italiano e fornire al contempo un percorso così profondo nella massima competizione europea.
La rabbia delle sconfitte
Ciò che risulta è la rabbia e la delusione di una sconfitta in campionato che sta continuando a segnare il ciclo Inzaghi. Al suo quarto anno, il tecnico nerazzurro conta soltanto uno Scudetto, principale arma con cui viene attaccato dai critici. Tuttavia, come la sconfitta alla sua prima annata aveva trainato i nerazzurri verso la Finale di Champions successiva e la sconfitta con il City verso il dominio in campionato della passata stagione, anche il titolo perso due giorni fa contro il Napoli può agire da motore per l'imminente ultimo atto contro il PSG.
Trasformare la rabbia in energia positiva, la delusione in volontà di riscatto. Sono questi gli elementi emotivi che dovranno prendere il sopravvento in una gara unica, che viene spesso decisa dai dettagli. I giocatori nerazzurri sono consapevoli delle occasioni sprecate sia nel passato che nella corrente stagione e, per cambiare l'esito e il morale al triplice fischio dovranno affrontarli e superarli a viso aperto.
L'ultima (forse) occasione di fare la storia
La prima era due anni fa, l'ultima sarà tra meno di una settimana. La Finale persa di misura e combattendo fino alla fine con il Manchester City di Pep Guardiola e la prossima con il PSG di Luis Enrique, con le due squadre che avevano in comune sia il non aver mai vinto la coppa dalle grandi orecchie sia un allenatore spagnolo ex Barcellona capace di vincerla con i blaugrana.
Al tremendo bilancio di un solo Scudetto in quattro anni da squadra favorita della competizione, Inzaghi, ed è qui l'ambivalenza del suo giudizio, ha trascinato l'Inter in Finale di Champions League per due volte nel giro due anni. Un evento unico sia per la storia nerazzurra sia per quella in generale degli allenatori nella massima competizione europea. Se guardiamo al recente passato ci sono riusciti soltanto Carlo Ancelotti, Pep Guardiola, Jurgen Klopp, Thomas Tuchel, Zinedine Zidane, Massimiliano Allegri e il Cholo Simeone, e ancora Jupp Heynckes, Carlo Ancelotti (con il Milan), Rafael Benitez, Sir Alex Ferguson, di nuovo Pep Guardiola (con il Barcellona) e Vicente Del Bosque (con i galacticos). I migliori tecnici della storia con a disposizione, nella maggior parte dei casi, formazioni molto più forti dell'attuale Inter.
Lautaro e la formazione-tipo
Inter che, salvo ricadute dell'ultimo minuto, dovrebbe essere al completo a Monaco di Baviera. La gestione delle energie e degli infortunati nell'ultimo periodo è stata tutta incentrata sul salvaguardare le condizioni degli acciaccati e, se la sfida con la Lazio viene identificata come l'ultima in ordine di tempo a incidere sullo Scudetto, ora i nerazzurri devono cancellarla dalla memoria per godersi questa inedita situazione di avere tutta la rosa disponibile.
In primis tornerà il capitano Lautaro Martinez, con gli occhi della determinazione evidenti nella 38ª uscita a Como (in cui è rimasto in panchina senza poter scendere in campo), a ben 25 giorni dalla gara con il Barcellona, l'ultima in cui i tifosi l'hanno apprezzato in campo. In porta ci sarà la certezza Yann Sommer, con Pavard che tornerà titolare sul centrodestra, con Acerbi al centro e il solito Bastoni sul centrosinistra. Dumfries e Dimarco i laterali, Calhanoglu il regista e Barella e Mkhitaryan le mezzali; Marcus Thuram il partner del numero 10 argentino in avanti.
Probabile Formazione Inter vs PSG: Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram All. Inzaghi
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