Coesistenza positiva o negativa: i due 'big' in avanti nei principali club italiani

Si è persa l'idea che aiutava a inquadrare le probabili formazioni prima dell'inizio del campionato, quell'idea di un attaccante titolare e una riserva che lo facesse rifiatare nelle partite più abbordabili o a gara in corso. L'aumento costante del numero di sfide da disputare nel corso della stagione ha incrementato in modo significativo il rischio infortunio e la stanchezza dei protagonisti, evidenziando la necessità di avere sempre pronta un'alternativa di livello fra le soluzioni in panchina.
È la situazione attuale di molti fra i principali club italiani che, pur avendo a disposizione un attaccante affidabile e per il quale è stato compiuto un grande investimento, preferiscono affiancargli una figura scomoda, capace di creare concorrenza e metterne in discussione la titolarità. Con questo discorso il riferimento è a quelle squadre di Serie A che giocano con un sistema che prevede una sola punta. Scopriamo il presente di ogni grande club del massimo campionato italiano che sta vivendo, in modo non del tutto simile agli altri, questa condizione.
Juventus (David-Kolo Muani?)
Uno è arrivato dalla svincolati poche settimane fa, come attaccante titolare dell'attualità e del futuro dei bianconeri, l'altro non è ancora tornato. La Juventus punterà sul canadese Jonathan David nella prossima stagione, conservando la speranza che si risolva la situazione Randal Kolo Muani. L'attaccante francese, che sembrava destinato fin da subito al rientro a Torino con la formula del prestito o dell'acquisto a titolo definitivo, è bloccato dalle richieste molto onerose del PSG, che la dirigenza Comolli non sembra intenzionata ad accontentare. La necessità bianconera di riportarlo a disposizione di Tudor è dettata sia dalla volontà di alleviare la pressione al nuovo acquisto David sia da quella di non rivivire la difficile situazione attraversata da Thiago Motta nella passata stagione (con Milik ideale riserva sempre ai box per infortunio).
Milan (Gimenez-Vlahovic?)
Dal discorso precedente abbiamo volutamente lasciato fuori Dusan Vlahovic, separato in casa della Juventus con un futuro diviso fra cessione nel mercato corrente e risoluzione anticipata del contratto (a un anno dalla scadenza). Il serbo rientra fra le idee di un Milan che vorrebbe, a prezzi contenuti, restituirlo a Massimiliano Allegri per creare una sana staffetta con Santiago Gimenez. I rossoneri dovranno disputare soltanto il campionato italiano, ma l'acquisto di un altro attaccante importante avrebbe la doppia valenza di mandare un segnale immediato sia ai tifosi che alle avversarie dirette per la corsa Champions League.
Roma (Dovbyk-Ferguson)
L'investimento compiuto dalla Roma per Artem Dovbyk nella passata stagione è stato molto importante, ma non abbastanza per frenare le voci sul suo futuro che lo riguardano sulla permanenza nella Capitale fino a fine estate, motivo per cui i giallorossi sembrano avvicinarsi al profilo di Fabio Silva. L'ucraino reduce da una stagione non esaltante, ma ampiamente sufficiente, è ancora il titolare ideale della formazione di Gasperini, anche se l'arrivo del tecnico di Grugliasco ha in qualche modo azzerato le gerarchie. A questo ripartire da zero si aggiunge l'impatto inatteso e molto positivo di Evan Ferguson, l'attaccante irlandese arrivato in prestito dal Brighton che vorrà giocarsi le sue carte per tornare ad essere desiderato dai principali club del mondo dopo due anni complicati.
Fiorentina (Kean-Dzeko)
A Firenze è esploso nella passata stagione, diventando in breve tempo uno dei migliori del campionato italiano, un attaccante per cui i tifosi juventini avevano esaurito la pazienza; sempre a Firenze, nella corrente sessione di mercato, è arrivata altra esperienza e qualità al servizio di Stefano Pioli. Moise Kean e Edin Dzeko saranno le principali opzioni offensive a disposizione del tecnico viola, che dovrà dimostrarsi saggio nell'alternare nel migliore dei modi due risorse così ingombranti. La Fiorentina punta a un piazzamento europeo in Serie A e alla vittoria della Conference League dopo averla sfiorata più volte.
Bologna (Castro-Immobile)
Qualche chilometro più a nord si è verificata una situazione più o meno simile. Il Bologna di Vincenzo Italiano, che opera con il 4-2-3-1, avrà due riferimenti centrali su cui contare nella prossima stagione: Santiago Castro, 9 argentino che ha mostrato gran parte delle potenzialità l'anno scorso, e Ciro Immobile, uomo da 200 gol nel massimo campionato con il desiderio di tornare subito protagonista in Italia. Nell'alternanza, il tecnico rossoblu potrebbe essere agevolato dalle diverse caratteristiche dei due attaccanti.
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