Claudio Ranieri sulle emozioni, la stagione e l'ultima partita

Le parole del tecnico giallorosso dopo la sua ultima panchina all'Olimpico.
AS Roma v AC Milan - Serie A
AS Roma v AC Milan - Serie A / Paolo Bruno/GettyImages
facebooktwitterreddit

Roma omaggia Claudio Ranieri. I suoi calciatori spazzano via il Milan nei 90 minuti e poi lo stadio saluta l'allenatore idolo della piazza. I giallorossi ne segnano 3 alla squadra di Conceiçao rimasta in dieci uomini dopo 20 minuti; esultano Mancini, Paredes e Cristante prima delle parole del tecnico al centro del campo. Il suo intervento ai microfoni di Dazn nel postpartita.

Roma saluta Claudio Ranieri, le parole del tecnico ai tifosi a fine gara

Sulle emozioni: "In questi istanti ancora sto sotto l'effetto dell'adrenalina. In seguito quando vedrò queste immagini mi toccheranno ancora di più. Essere abbracciati dalla propria gente è sempre meraviglioso. Abbiamo iniziato in maniera difficile, ma la squadra si è sempre compattata e ringrazio i miei giocatori, sono contento per loro, per i tifosi, per il Presidente e per tutti quanti".

Sulla coreografia: "Guardavo l'arbitro e gli dicevo di iniziare, ma gli avevano detto di aspettare un minuto. Ho lavorato fino ad ora per le emozioni che il calcio ti può dare in positivo e negativo, e in positivo fanno più piacere naturalmente".

Sulla stagione: "L'ho detto, questi ragazzi mi hanno seguito dal primo giorno, alcuni mi concoscevano e sapevano il carattere. Ho detto loro di aiutarmi, insieme ai tifosi, sono stati bravi e io gli ho dato fiducia. Quando sono arrivato avevano il morale a terrra e l'autostima non c'era più. Piano piano ci siamo riusciti, dalla sconfitta a Napoli, poi con il pareggio nel finale Tottenham a Londra. Queste sono le cose che mi piacciono perché ho sempre chiesto di lottare fino all'ultimo secondo perché poi si esce con la consapevolezza che quando dai tutto per la tua squadra posso accettare il responso del campo. Piano piano siamo diventati quadrati e i19 risultati utili consecutivi sono stati veramente importanti".

Sul credere alla Champions: "Non ho mai creduto a niente, creduto soltanto nel lavoro, nella pulizia mentale dopo vittoria e sconfitta. Rimetttiamoci satto, c'è un'altro avversario e un'altra partita e dobbiamo essere pronti. Credo nei miei giocatori, andremo a Torino contro una squadra compatta e vivace e cercheremo di fare la nostra partita".