Chivu nega ogni imbarazzo per l'1-1 col Monterrey e vede buoni segnali dalla sua Inter

Le parole del tecnico nerazzurro dopo il pareggio contro i messicani del Monterrey
CF Monterrey v FC Internazionale Milano: Group E - FIFA Club World Cup 2025
CF Monterrey v FC Internazionale Milano: Group E - FIFA Club World Cup 2025 / Stu Forster/GettyImages
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L'Inter si è fermata sul pari al debutto col Monterrey, al Mondiale per Club: Lautaro Martinez ha risposto al gol di Sergio Ramos e Cristian Chivu ha dunque bagnato l'esordio alla guida dei nerazzurri con un 1-1. Lo stesso nuovo tecnico nerazzurro ha parlato poi nel post-partita commentando la prova dei suoi, queste le sue dichiarazioni:

Il commento: “L’Inter ha fatto il massimo, il meglio di quel che aveva oggi dentro. Non cerco scuse, ma in questo momento abbiamo poche energie, con quello che abbiamo subito siamo andati un po’ in difficoltà. Ma in generale è stata comunque una buona prova. Abbiamo creato tante occasioni, abbiamo sbagliato nelle conclusioni e nell’ultimo passaggio, ci è mancata un po’ di fame sottoporta. In generale certo che avremmo potuto far meglio, nel secondo tempo specialmente siamo stati lenti. Ma preferisco sottolineare l’impegno della squadra” riporta La Gazzetta dello Sport.

I nuovi: “Sucic e Luis Henrique? Hanno fatto con noi un allenamento e mezzo, è troppo presto per dare un giudizio. Ma ho visto cose buone, si sono messi subito a disposizione”.

Il modulo: “Quando si gioca contro un blocco basso si cerca sempre di creare situazioni di difficoltà agli avversari provando a sorprenderli. E questo abbiamo fatto, in generale è giusto avere sempre una soluzione in più. Avremmo potuto anche far meglio, sia quando abbiamo giocato con un uomo sotto le punte sia con due trequarti. Penso che abbiamo fatto di tutto per vincere, abbiamo cercato di difendere aggressivi andando in avanti, togliendo al Monterrey il gioco diretto. Peccato non essere riusciti a prendere i tre punti”.

Gol preso su calcio piazzato: “Bisogna lavorare su tante cose nuove, in verità. Ho concordato la mia idea con i giocatori, abbiamo deciso di cambiare atteggiamento sulle palle inattive, perché spesso difendendo a uomo gli avversari ti studiano e ti mettono in difficoltà. Però dico una cosa: è vero che abbiamo difeso a zona, ma su Sergio Ramos la marcatura doveva essere a uomo, è andato via con un blocco, il gol l’avremmo preso comunque”.

Se il risultato crea imbarazzo: “Noi non ci vergogniamo mai di quello che facciamo in campo, anche perché il calcio non è sempre quello che è scritto sulla carta”.

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