Chivu esprime ottimismo per Thuram e non si sbilancia sulla formazione

Cristian Chivu
Cristian Chivu / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Giornata di vigilia in casa Inter, dove ci si prepara alla sfida di domani contro la Cremonese. Nell'ultima partita prima della sosta per le nazionali, i nerazzurri cercano il quarto successo consecutivo tra campionato e Champions per rilanciarsi nella corsa al primo posto. Poco fa Cristian Chivu ha preso parte alla consueta conferenza stampa di rito, commentando lo stato di forma di suoi e introducendo il match contro i grigiorossi.

Si parla dell'attacco, è un'Inter che sta ritrovando solidità?
"Abbiamo trovato equilibrio e attenzione anche quando attacchiamo. Sono contento per questo e parto sempre dal fatto di non subire gol. Conta l'organizzazione e l'attenzione".

Cos'ha di particolare Thuram?
"Marcus a Cagliari è uscito dopo un'ora. Con lo Slavia vedevo la coppia con lui e Lautaro adatta. L'infortunio purtroppo è dietro l'angolo, dispiace dal punto di vista umano. L'infortunio non è gravissimo".

Bonny sarà titolare? Le piace più la Bo-La o la Pi-La?
"Non lo so ancora, vedremo domani. Per ora abbiamo solo la 'La'. Ho un'idea di chi affiancargli, al 90% l'ho già deciso ma non ve lo posso dire".

Hanno giocato venti titolari, compreso Pavard:
"Ah con Pavard, sicuro che sono venti? A me risultano 19. Io so chi non è partito dall'inizio e me ne vengono quattro. I numeri però non mi interessano".

Continuerà a fare turnover quando ci saranno tre partite in una settimana? E il portiere?
"Per me non esiste il solito, esiste la normalità. Non ho scaramanzie, non vedo fantasmi, faccio ciò che è giusto nella gestione di un gruppo. Non esistono regole nel calcio, beato chi la pensa diversamente. Non esistono limitazioni, serve l'apertura mentale per andare oltre. Io non ho paura di questo. Non esiste una regola che un portiere gioca in Champions o campionato, ma i miei giocatori devono meritarsi la chance. Dipenderà dalle mie sensazioni, io non voglio egoismo ma la massima disponibilità. Ancora con la formazione? Si vedrà domani".

Si può dire che il miglioramento della condizione sia un fattore?
"La condizione è importante ma non ho mai cercato scuse. Andando avanti si migliora e si trova brillantezza, ma c'è il rischio anche di infortuni. Siamo uno staff che ha una determinata sensibilità nel capire quando fare determinate cose. Ciò che conta è la disponibilità dei giocatori in ogni aspetto"

Che partita si aspetta domani?
"La Cremonese è fisica, organizzata, e allenata bene. Ha l'ambizione di rimanere nella categoria e Nicola se ne intende su come mantenere la salvezza. Sa anche trasferire la mentalità giusta e ha giocatori di esperienza. Capiscono anche i momenti e hanno umiltà".

Su Diouf:
"Andy ha bisogno di tempo. Si sta allenando bene e lo vedo molto in crescita, è anche meno timido. Lo vedo più coinvolto. Lo aiutano tutti ogni giorno e si sta lasciando andare. Vedo anche tanta ambizione".

Si aspetta più gol dai centrocampisti?
"Mi aspetto che la squadra vinca e abbia mentalità e motivazione. Bisogna sempre partire da questo aspetto, senza dimenticare che si devono divertire. Quando si raggiungono questi obiettivi va bene. A me non importa chi segna, mi importa quando si capiscono i momenti della partita".

A che punto è Bonny?
"Gli manca la titolarità che aspettate voi e prima o poi arriverà. Lo vedo molto bene. I giovani danno un surplus di energia ed è rispettato da questo gruppo. Dà sempre l'anima e cerca di migliorarsi. Mi fa piacere e gli voglio bene. So cosa è e cosa può dare. Lui è felice per essere in una realtà come l'Inter".


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