Chiesa out, pochi italiani in campo e contatto con Spalletti: Italia, parla Gattuso

Gattuso
Gattuso / Image Photo Agency/GettyImages
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Dopo aver messo al sicuro quantomeno la partecipazione ai playoff di qualificazione ai Mondiali, l'ennesima della recente storia azzurra, l'Italia di Gennaro Gattuso chiuderà il proprio girone sfidando la Moldova e la Norvegia, coltivando le residue (altamente improbabili) possibilità di scalzare Haaland e compagni. Il CT della Nazionale ha parlato nel giorno del raduno azzurro a Coverciano, soffermandosi sulle scelte fatte e su alcune defezioni. Questo quanto affermato:

Il doppio impegno: "Non sarà una scampagnata. Non siamo qua una settima così a caso, dobbiamo avere il massimo impegno e proseguire quanto cominciato a settembre. Sono partite ufficiali, indossiamo la maglia azzurra. Voglio vedere il massimo impegno. Dobbiamo pensare a noi, non alla Norvegia" riporta il Corriere dello Sport.

I convocati e Chiesa out: "Gente come Zaniolo, Palestra, hanno fatto cose interessanti. E' ovvio che le scelte sono fatte con un criterio, preferisco lavorare con giocatori con cui già sto lavorando, ma le porte della Nazionale sono aperte a tutti. Siamo gente che gira. Chiesa? Parlo spesso con lui, vanno rispettate le scelte e le problematiche che ognuno di noi ha. Devo rispettare ciò che mi dice. Altro non posso dire. La scelta di non venire è sua".

Raduno prima dei playoff: "In questo mese abbiamo lavorato per quattro, cinque giorni di fila sul programma. Non c'è lo spazio per anticipare del lavoro. Potremmo trovare spazio a gennaio per stare uno, due giorni a Coverciano. Ma i club, con tutto il bene che ci vogliono, devono lavorare con un calendario pieno. Dobbiamo noi trovare i ragazzi fuori, fare cene. Dobbiamo gestirla così. Più di un raduno non potremmo fare. La Lega ci sta dando una mano, ma è difficile. Siamo all'undicesima giornata di campionato, ritroverò i giocatori alla trentesima".

Più moduli: "Cambiamo i moduli in base alle squadre che troviamo. Quando una squadra riesce a giocare in più di un modulo è tanta roba".

Scelte a centrocampo: "Barella non giocherà la prima, con Tonali ho parlato. Non possiamo permetterci di perderlo, che rischia di saltare la semifinale playoff. Vedo molto difficile che possa giocare contro la Norvegia. Registi ne abbiamo. Locatelli per me è un regista, Ricci può farlo".

Pochi gol in A: "I numeri parlano. La tattica è padrona nel nostro campionato. Abbiamo allenatori bravissimi a livello tattico. Gli spazi sono molto meno. Si gioca in spazi corti. Difficile giocare a campo aperto, cosa che invece accade in altri campionati, dove si verificano picchi di velocità. Da noi il gioco è più complicato".

Kean out: "Non avrebbe dovuto giocare la partita di Coppa della Fiorentina con il Mainz. Ha preso un colpo e l'abbiamo perso. Dispiace, ma abbiamo attaccanti forti, che ci hanno già dato una mano".

Berardi out: "Nessuno mette in dubbio le sue qualità. Lo seguiamo come altri".

Scamacca: "Non mi deve dimostrare nulla. Sa cosa voglio negli allenamenti. Se è qua è perchè credo fortemente in lui. Ha qualità, è innegabile che sia un giocatore che ha balistica. Mi aspetto che faccia le cose per bene. Deve avere spirito giusto".

Cosa gli sta piacendo in Serie A: "Mi piace il coraggio di Italiano, di Gasperini. Mancini sembra Cafù, un pendolino. Qua si capisce tante cose. Sono due allenatori che non hanno paura, sistematicamente portano quattro, cinque uomini in zona offensiva. Tanta roba!".

Contatti con Spalletti: "Ho sentito Spalletti, gli ho fatto i complimenti. L'ho chiamato per fargli l'in bocca al lupo. Era il minimo. Mi ha chiesto se avessi bisogno di qualcosa...".

Il momento del Napoli: "C'è un grande allenatore, che ha vinto tanto, che sa come muoversi. Ho lavorato per diciannove mesi là. Quando si vince è difficile confermarsi, ma Antonio ha le capacità per uscire da questo momento".

Le prossime sfide: "La seconda gara si prepara da sola. Per me è più importante la sfida con la Moldova che con la Norvegia. Si sa, la Norvegia può mettere chiunque in difficoltà, è una squadra in salute. La sfortuna nostra è di aver trovato una Norvegia che sta esprimendo un calcio eccezionale, ma rimango della mia idea. La gara da preparare è con la Moldova".

Combinazioni in attacco: "Scamacca non ha la dinamicità di Pio e Retegui al momento. A loro due, come Moise, piace muoversi. Ma anche Scamacca può farlo eh. Vuole sfruttare le sue doti balistiche, ma ha le possibilità. Non c'è un giocatore ideale che può giocargli vicino. Possono farlo sia Retegui che Pio".

Giocani pochi italiani: "Facendo i complimenti a Italiano e Gasperini voglio evidenziare come il calcio italiano sia di livello. Ma diciamocelo, in Premier League fanno un altro sport. Ma il nostro campionato è molto, molto impegnativo. In Italia abbiamo allenatori incredibili molto preparati. Un'altra cosa importante: ogni settimana nelle prime cinque, sei squadre ci sono pochi giocatori da vedere. Questa è la mia difficoltà più grande da vedere. Pio e Raspadori stanno giocando poco. Quest'ultimo per me è fortissimo, ma sta giocando molto poco. Ciò mi fa star male".

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