Che tipo di attaccante servirebbe alla Roma di Gasperini?

Non sembra esserci ancora un nome chiaro in rampa di lancio per bruciare tutti gli altri e diventare l'obiettivo finale del calciomercato giallorosso. La Roma, a detta del suo allenatore nel postpartita contro l'Everton, aspetta un nuovo attaccante per rinforzare la rosa. Reduce da un'altra vittoria nel precampionato e dalla riunione con la proprietà Friedkin avvenuta proprio in Inghilterra, Gian Piero Gasperini non ha dato istruzioni ai giornalisti sul profilo di tale calciatore, ma ha assicurato che qualcosa si muoverà nelle ultime settimane disponibili.
Mi aspetto ancora qualcosa? Sì. Ieri abbiamo fatto una bellissima riunione con la proprietà che era qui e sono stati molto positivi. È chiaro ci sono poche settimane prima del Bologna ma sono le tre importanti, e sicuramente loro hanno detto delle cose importanti che spero vengano realizzate anche sul mercato perché Massara si sta impegnando per realizzare ciò che vuole la società, in accordo con l'allenatore e con Ranieri.
Gasperini in zona mista
Un mister X da svelare in ciò che resta di agosto, la cui candidatura dovrebbe avvenire per il ruolo di mezza punta sinistra dove, considerando il 3-4-2-1 e la preferenza degli allenatori per calciatori capaci di rientrare sul piede forte, Gasperini ha ad oggi a disposizione il solo El Shaarawy. Proviamo quindi a immaginare il profilo di calciatore di cui avrebbero bisogno i giallorossi riproponendo qualche nome circolato durante la sessione estiva.
Il profilo di attaccante che serve alla Roma
Con un tridente formato da Dybala, Soulé e Dovbyk la Roma opererebbe in avanti con tre mancini, una situazione sicuramente rara se guardiamo al panorama internazionale. Evan Ferguson, arrivato in prestito a luglio, rappresenta la principale alternativa all'attaccante ucraino, mentre Baldanzi e Cherubini sono le altre giovani opzioni nel ruolo di seconda punta a disposizione di Gasperini. Poi capitan El Shaarawy, il calciatore idealmente più simile alle ricerche dei giallorossi sul mercato, sul quale emerge ancora una volta il nome di Fabio Silva, che però appare come opzione da percorrere in caso di uscita di Artem Dovbyk (il portoghese ha operato principalmente da attaccante centrale in carriera).
Dunque, anche ricercando nel passato bergamasco del nuovo allenatore, il profilo che servirebbe alla Roma è quello di un calciatore fantasioso, che abbia la qualità per tentare la giocata illuminante, che possa puntare l'uomo costantemente e soprattutto che sappia operare negli spazi stretti; un profilo alla Lookman se pensiamo al recente passato o anche simile al Papu Gomez. E i nomi, giunti ormai a metà agosto, non sembrano essere molti.
Il principale, tornando a qualche settimana fa, è ancora quello di Antonio Nusa, l'esterno norvegese classe 2005 passato dal Brugge al Lipsia soltanto la scorsa stagione in cambio di 21 milioni di euro. Il suo cartellino costa tanto e la squadra tedesca, che ha appena venduto Sesko al Manchester United per circa 80 milioni di euro, non sembra aver bisogno di nuove entrate. Poi, il prestito di Claudio Echeverri dal Manchester City che sembra essere stato congelato dalla volontà dei citizens di girarlo al Girona, e infine gli ultimi nomi emersi in questi giorni che conducono ad altri due giovani interpreti: Dorgeles Nene del Salisburgo ed Eguinaldo dello Shakhtar Donetsk. Profili sui quali lavorare anche in ottica futura, uno dei motivi per i quali Gasperini ha assunto il ruolo di guida tecnica giallorossa.
Se non c'è ancora un nome in vantaggio sugli altri è dovuto anche alle trattative che hanno impegnato Massara nelle posizioni rinforzate finora. Tuttavia, la sensazione è che già nei prossimi giorni, dopo le chiare parole di Gasperini, la questione nuovo interprete offensivo diventerà prioritaria, con qualche candidato particolare e un profilo destinato a diventare via via sempre più noto. Il club giallorosso attende uno degli ultimi tasselli per completare la sessione e concentrarsi completamente sul campo.
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