Che fine ha fatto l'ex presidente del Milan Yonghong Li?

Yonghong Li
Yonghong Li / MIGUEL MEDINA/GettyImages
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Fallimento per debiti da 250 milioni di euro. L'ex presidente del Milan, Yonghong Li, dovrà fare i conti con un processo a partire da gennaio dopo la decisione dei giudici di Honk Kong di stabilire la procedura di bancarotta delle sue aziende. Questo è quanto ricostruito da Calcio & Finanza sull'ex massimo dirigente rossonero, che è stato a capo del club per una sola stagione (da aprile 2017 all'estate 2018) e che ha messo fine all'era Berlusconi.

È stato proprio Yonghong Li, tramite la sua holding Rossoneri Advanced Co. Limited a mettere a segno l'acquisto delle quote di maggioranza del Milan, fino a quel momento in mano alla famiglia Berlusconi tramite Fininvest. La firma arrivò nella primavera del 2017, grazie anche ad un finanziamento chiesto al Fondo Elliott, mai restituito e che portò all'addio della stessa era cinese dopo appena una stagione, con il passaggio al fondo statunitense.

Da anni Yonghong Li è in causa con diversi creditori che chiedevano la restituzione dei prestiti concessi in questi anni per un totale di 250 milioni di euro. Per questo motivo in tribunale dovrà rispondere del fallimento della sua attività. E come protagonista ci sarà proprio la holding costituita per l'acquisto del Milan nel 2017. L'ex imprenditore cinese acquistò il Milan per 520 milioni di euro, versando 250 milioni di euro con tre versamenti distinti, completando l'acquisizione grazie al prestito ricevuto dal Fondo Elliott da 303 milioni di euro, soldi mai restituiti che portò al passaggio di consegne nell'estate 2018 con le quote di maggioranza del Milan passate in mano al fondo statunitense.


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