Champions League, rivoluzione in tv dal 2027: nasce il pacchetto ‘first-pick’ globale

UEFA Champions League
UEFA Champions League / David Ramos/GettyImages
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Dopo aver rivoluzionato il proprio format adottando il girone unico, la Champions League è pronta a cambiare volto anche per quanto riguarda i diritti televisivi. Nella giornata di ieri UC3 - società creata da UEFA ed EFC per la gestione dei diritti media - e Relevant Football Partners hanno infatti annunciato l'apertura dell'asta per i diritti televisivi delle edizioni dal 2027 in poi. Per la prima volta la gara verrà lanciata in contemporanea nei cinque principali mercati europei (Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito), e i contratti potranno avere durata quadriennale anziché triennale.

Il pacchetto “first-pick” e l’impatto sul mercato

Come riporta Calcio & Finanza, la novità principale è l’introduzione del pacchetto “first-pick”, che garantirà a una sola piattaforma i diritti esclusivi di una partita per giornata a livello mondiale. L’obiettivo è accrescere i ricavi complessivi - che la UEFA punta a portare fino a 5 miliardi di euro - e attirare colossi globali come Amazon Prime Video, Netflix o DAZN, capaci di offrire una copertura planetaria e un’esperienza unificata.

Cosa cambia per i tifosi

La vendita dei diritti per Paese continuerà, ma il nuovo sistema potrebbe accentuare la concentrazione dei contenuti in poche mani. In Italia, ad esempio, si ipotizza un modello simile all’attuale, con un broadcaster che trasmetterà la “super partita” in esclusiva e altri che si divideranno le restanti gare. Oppure, al contrario, un’unica piattaforma potrebbe ottenere l’intero pacchetto, semplificando la fruizione per i tifosi ma facendo lievitare il valore economico complessivo dei diritti.


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