Cessioni minori e un tesoretto a sorpresa per Muani alla Juve: risorse inattese

Movimenti sulla carta irrilevanti che, sommati, possono dare una grande mano
Muani
Muani / ROBERTO SCHMIDT/GettyImages
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Che una delle missioni bianconere in chiave mercato sia il ritorno di Kolo Muani è noto da tempo, un ritorno che nelle prime battute sembrava vicino all'ordinaria amministrazione ma che - col passare delle settimane - si è sempre fatto più complesso da realizzare, tale da richiedere un'attenta opera diplomatica tra Juventus e PSG.

A piccoli passi: Muani verso il ritorno

Tudor ha spiegato nei giorni scorsi come non ci siano novità: le parti si muovono a piccoli passi, Comolli mantiene i contatti col club francese per sancire un avvicinamento decisivo. La formula è individuata: prestito oneroso e riscatto tra un anno (diritto che diventerebbe obbligo al realizzarsi di date condizioni). Il prestito costerebbe 10 milioni, il PSG vorrebbe arrivare a 50 milioni tra prestito e riscatto mentre la Juve punta a 45 milioni complessivi. Non è ancora una trattativa chiusa, spiega Tuttosport, ma alla Juve potrebbe bastare cedere una delle seconde linee per concedersi un piccolo (ma importante) rilancio.

Seppur senza cessioni pesanti il tesoretto bianconero aumenta, anche grazie alle percentuali di rivendita inserite su giovani come Huijsen, Barrenechea e - questione di queste ore - De Winter. Per il belga (pronto a passare al Milan) dovrebbero arrivare almeno 3 milioni di euro, non si tratta di cifre di poco conto se si pensa quanto poco manchi per raggiungere un punto d'incontro tra Juve e PSG per Muani. La volontà del calciatore tra l'altro è nota e aiuta senz'altro i bianconeri, come dimostrano i tanti no ad altre ipotesi, così come Luis Enrique ritiene ormai Muani fuori dai piani.

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