Cagliari-Roma, Folorunsho a rischio prova TV? Dalle scuse social al regolamento

Michael Folorunsho
Michael Folorunsho / Enrico Locci/GettyImages
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È un finale infuocato quello andato in scena ieri pomeriggio all’Unipol Domus. Tutto nasce al 78’, con la Roma già in inferiorità numerica dopo l’espulsione di Celik e un Cagliari che si rigetta in avanti a caccia del vantaggio (poi trovato all’82’ con Gaetano). Su una delle sue innumerevoli sgasate, Palestra cade in area dopo un contatto con Ghilardi: i rossoblù protestano con veemenza, ma l’arbitro Zufferli lascia correre e non concede il rigore. La decisione fa esplodere la tensione e, nel parapiglia successivo, scoppia un duro confronto tra Folorunsho ed Hermoso. Ne nasce uno scontro prima fisico e poi verbale, culminato con una sequenza di insulti pesanti da parte del centrocampista sardo che hanno subito fatto il giro del web scatenando diverse polemiche.

Folorunsho a rischio prova TV?

Secondo quanto riportato da Sport Mediaset, l’episodio potrebbe ora finire sotto la lente del Giudice Sportivo attraverso la prova TV, che scatta in presenza di condotte violente o gravemente antisportive non viste dagli ufficiali di gara. Il regolamento prevede infatti che "la prova televisiva possa essere utilizzata per sanzionare comportamenti tenuti da un calciatore in assenza di valutazione da parte dell’arbitro, purché si tratti di atti violenti, condotte ingiuriose o espressioni blasfeme chiaramente rilevabili dalle immagini". Nel caso specifico, gli insulti rivolti da Folorunsho a Hermoso - "Tua madre fa i b******, quella t**** di tua madre, tua madre fa i b*****, quella pu*****" - rientrerebbero tra le condotte potenzialmente sanzionabili, e la Procura Federale potrebbe decidere di intervenire dopo aver visionato i filmati.

Le scuse del centrocampista

Intanto Folorunsho ha pubblicato un messaggio di scuse sui social dicendosi dispiaciuto per l'accaduto: "Solo dopo la partita ho rivisto le immagini di quanto successo: non posso che chiedere scusa. In campo l'adrenalina ha preso il sopravvento: era un momento delicato, c'era tensione e a una offesa ho risposto con un'altra. Chiedo scusa a chiunque si sia sentito offeso. Anche se si dice che "finita la partita finisce tutto.


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