Bisseck e Lautaro regalano il doppio sorpasso: 2-1 a Marassi, Inter prima

Pari del Milan e sconfitta del Napoli, l'Inter ha davanti a sé l'occasione di compiere un doppio sorpasso e di portarsi in vetta alla classifica, in solitaria. La formazione di Chivu fa visita al Genoa di De Rossi, tecnico protagonista di un buon impatto fin dal proprio arrivo al posto di Vieira. Tentativo velleitario di Lautaro in avvio, destro da fuori area ma molto debole che non sorprende Leali. Più pericoloso il Genoa in ripartenza: Colombo mette in mezzo per Vitinha che, a due passi dalla porta, non colpisce.
Al 6' minuto arriva il vantaggio nerazzurro con un protagonista a sorpresa: Bisseck fa tutto da solo, parte da destra, si accentra e fa partire un mancino rasoterra sul primo palo che batte Leali. Al 20' l'Inter ci prova ancora e lo fa con Zielinski, sinistro da fuori deviato in corner. Un minuto dopo ottima azione nerazzurra, sull'asse Sucic-Lautaro: il Toro conclude e Leali respinge in due tempi. Lo stesso Leali poi, al 32', salva su Pio Esposito che - pur controllato - riesce a colpire il pallone dalla breve distanza. Al 39' Lautaro firma il raddoppio: gran sinistro dopo aver difenso bene il pallone tra due avversari, sfruttando un buon movimento di Sucic.
Nella ripresa il Genoa prova ad avanzare il raggio d'azione ma l'Inter controlla senza grandi difficoltà, tornando a fare possesso con buona intensità. La prima occasione della ripresa arriva al 65' ed è per l'Inter, piatto destro di Lautaro molto debole, bloccato da Leali senza problemi. Al 68' però, come un fulmine a ciel sereno, arriva il gol che riapre la partita: Akanji non interviene su Ekuban, Vitinha beffa tutti, salta Sommer e manda in rete. Spavento inatteso per l'Inter, Chivu prova a riprendere in mano la sfida inserendo Mkhitaryan e Thuram. Il Genoa ci crede e cerca il pari, Gronbaek ci prova su punizione da fuori area ma Sommer blocca a terra all'81'. L'Ingresso di Thuram nel finale avvicina l'Inter al 3-1: reattivo Leali a tenere in vita il Genoa fino al triplice fischio, che sancisce il primato nerazzurro in classifica.
La chiave tattica
Due formazioni schierate con modulo speculare, l'Inter fa più possesso mentre il Genoa si affida alle ripartenze: tanti duelli uno contro uno, sfida molto fisica nelle prime battute e pochi spazi per costruire. Dopo il vantaggio nerazzurro il Genoa reagisce, affidandosi alla spinta sugli esterni, ma i nerazzurri escono bene dalla difesa e gestiscono palla con qualità e con pazienza, senza accelerare gratuitamente. Ciò che fa la differenza nell'Inter è la fluidità degli interpreti, oltre alla capacità di restare corta e di togliere riferimenti al Genoa. Il raddoppio a fine primo tempo rende ancora più sicuro il controllo dei nerazzurri, contro un Genoa che non riesce più ad affacciarsi pericolosamente sulla trequarti avversaria.
Nonostante il doppio vantaggio resta aggressiva in pressione l'Inter, in avvio di ripresa, il Genoa prova a prendere in mano il pallino del gioco e a fare un possesso più ragionato, una reazione che dura poco però e che non vede mai traballare la tenuta nerazzurra prima del gol estemporaneo di Vitinha. Una scintilla che riaccende le speranze rossoblù e che regala un finale di speranza a De Rossi, l'Inter si disunisce e non riesce più a costruire con ordine come sul 2-0. Non si arriva mai al vero e proprio assalto genoano però, anche grazei ai cambi conservativi di Chivu nel finale.
L'episodio del match
Sfida a lungo controllata senza problemi dall'Inter, si sottolinea in particolare il peso del gol del 2-0 firmato da Lautaro Martinez sul finire di primo tempo. Una rete ancor più rilevante se si pensa a come il Genoa sia riuscito a tornare sorprendentemente in partita nella ripresa: aver implementato il bottino nel miglior momento è stato un fattore chiave per collezionare tre punti che significano primo posto.
Il migliore in campo
Lautaro Martinez Nel primo tempo l'argentino svaria su tutto il fronte offensivo, ruota attorno a Esposito e approfitta degli spazi creati dal giovane centravanti. Come al solito il Toro si rivela un trascinatore sia dal punto di vista tecnico, come dimostra il sinistro che porta al 2-0 o l'azione del gol di Bisseck, ma anche a livello di generosità e aiuto ai compagni in ripiegamento.
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