Beffa Roma col Lille: 0-1 all'Olimpico, incubo dal dischetto nel finale

La vittoria al debutto europeo e la vetta della classifica, pur condivisa, in campionato: la Roma si avvicina con lo spirito ideale alla seconda giornata di Europa League e trova sulla propria strada il Lille di Giroud (decisivo tra l'altro per il successo francese nella prima giornata). Gasperini lascia fuori due punti fermi come Mancini e Koné, in una logica di turnover, e dà fiducia a Pellegrini. Avvio intraprendente della Roma che però, già al 6', va sotto: controllo sbagliato di Tsimikas, il Lille ne approfitta e Haraldsson fredda Svilar con un potente destro sotto l'incrocio, su assist di Correia.
I giallorossi non riescono a reagire se non con un tentativo velleitario di Soulé e con un tentativo di Ferguson, in rovesciata, respinto in modo regolare. Più pericoloso El Aynaoui: destro da fuori che gira troppo e si perde sul fondo, al 23'. Il Lille sfiora il raddoppio alla mezzora con un destro di Sahraoui, diagonale fuori di un soffio, mentre Mandi fa un intervento miracoloso salvando sulla linea un tentativo di El Aynaoui a due passi dalla porta. Inizio difficile di ripresa per la Roma e grandi rischi per Svilar, il portiere giallorosso si supera su Giroud al 54'.
Risposta della Roma affidata a Ferguson: colpo di testa che sfiora il palo per l'irlandese, Soulé dal canto proprio ci prova con un sinistro da fuori (bloccato da Ozer). Finale di partita surreale, rigore per la Roma (braccio di Mandi) ripetuto ben tre volte per posizionamento errato del portiere: Dovbyk fallisce in due casi, Soulé cambia lato ma l'esito e lo stesso e si resta dunque sullo 0-1. Forcing nel recupero e Koné vicino al pari con un destro da fuori, ultima occasione.
La chiave tattica
Giallorossi padroni del campo in avvio, si portano subito sulla trequarti avversaria con insistenza e pressano alti, portando il Lille a giocare su Giroud per eludere l'aggressività della Roma. Il gol dà fiducia ai francesi che prendono campo e controllano il gioco, approfittando di una Roma stordita dalla rete subita (e dall'annesso errore). Col passare dei minuti la Roma si riassesta e torna a fare possesso, correndo però qualche rischio in difesa e commettendo qualche errore di troppo in zone pericolose. I giallorossi non riescono a costruire gioco con ordine sulla trequarti, Ferguson appare spesso troppo isolato e poco assistito da Pellegrini e Soulé.
Gasperini, deluso dal primo tempo, cambia in avvio di ripresa: dentro El Shaarawy, Mancini e Rensch. Così come nel primo tempo il Lille riparte pericolosamente e si porta dalle parti di Svilar con pochi passaggi, causando qualche grattacapo a una Roma ovviamente proiettata in avanti (pur senza grande lucidità) a caccia del pari. Gasperini si gioca anche le carte Koné e Dovbyk nel finale, un finale segnato ovviamente dal rigore ripetuto a oltranza e sempre sbagliato dai giallorossi, oltre che da un forcing nel recupero.
L'episodio del match
Al di là dell'errore di Tsimikas, che di fatto lancia il Lille verso il gol del vantaggio, si sottolinea quanto accaduto nel finale: rigore per braccio largo di Mandi, Dovbyk sbaglia due volte (anche sulla ripetizione) e l'arbitro fa ripetere anche una terza volta, Soulé però - pur cambiando lato - trova ancora la risposta di Ozer (stavolta posizionato regolarmente).