Ausilio ammette il rimpianto Kvaratskhelia e svela un retroscena su Jashari

L'Inter si avvicina alla prossima stagione con l'ovvia volontà di riscattare la chiusura negativa di quella passata e di avviare al meglio il percorso con Chivu in panchina, Piero Ausilio - direttore sportivo nerazzurro - ha parlato a La Gazzetta dello Sport non soffermandosi tanto sull'attualità di casa Inter ma ripercorrendo il proprio percorso nel club. Parole sugli acquisti riusciti e su quelli sfumati, in più un riferimento a Jashari. Questo quanto affermato:
Il percorso in nerazzurro: "L’Inter è stata una grande scuola, ho provato tutto. Comprese quattro proprietà diverse: Moratti, Thohir, Suning e, ora, Oaktree".
Acquisti di cui va fiero: "Kovacic e Brozovic, che abbiamo scelto con Branca. E poi Onana, preso gratis e ceduto a 55 milioni dopo un anno. E Lautaro, Bisseck, Thuram...".
L'errore più grave: "Kvaratskhelia. Ma non ho sbagliato solo io, lo hanno offerto a tanti grandi club in Italia. Solo che noi giocavamo con il 3-5-2 e lui è un calciatore da 4-3-3, per questo non lo abbiamo preso".
Il figlio e il rimprovero su Jashari: "Niccolò con i piedi non era buono, ha smesso ma ha passione: vede mille partite, studia i giocatori. Quando Jashari è andato al Milan mi ha rimproverato. Mi ha detto: te l’ho consigliato quando era al Lucerna, te lo sei fatto scappare. È vero, ma mica li possiamo prendere tutti noi quelli bravi".
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