Aurelio De Laurentiis spiega perché il Napoli è stato costretto a cedere Kvaratskhelia

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha raccontato in una intervista rilasciata a 7, del Corriere della Sera, il motivo per cui lo scorso gennaio è stato costretto a cedere Kvaratskhelia al Paris Saint-Germain. In attesa dell'uscita in edicola domani, è stata resa nota una piccola anticipazione.
"Ho dovuto cedere Kvaratskhelia perché il suo procuratore minacciava di ricorrere all'articolo 17*. Dopo la prima, formidabile stagione del georgiano, ci siamo preoccupati subito di negoziare un rinnovo contrattuale, migliorando il suo stipendio e arrivando a offrigli una cifra molto importante, perché era ovvio che il compenso limitato avrebbe attirato mezzo mondo pronto a fargli ponti d'oro".
"Ma il suo procuratore, Mamuka Jugeli, aveva altri progetti per sé e per il calciatore. Voleva strappare a un altro club un'altissima commissione per lui, oltre a uno stipendio a doppia cifra per Kvara. Alla fine del secondo anno contrattuale c'è stato l'Europeo in Germania. Manna, Chiavelli ed io siamo volati a Dusseldorf per risolvere la questione, ma Mamuka ha continuato a prendere tempo sostenendo che Giuntoli gli avesse promesso dei soldi che non erano stati corrisposti. Bugia, non è stato difficile appurarlo. Avrei dovuto venderlo allora: il Psg aveva offerto più di 200 milioni di euro per il pacchetto Kvara-Osimhen ma avevo promesso a Conte di trattenerlo e non me la sono sentita".
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