Attacco pesante per l'Italia: può funzionare la coppia Kean-Retegui?

Ecco l'Italia. Dopo mesi estivi che hanno concesso il giusto tempo di riposo agli appassionati della Nazionale, che hanno deviato i pensieri dallo scottante tema azzurro. La fine del rapporto tra Luciano Spalletti e la federazione è ormai alle spalle e il nuovo corso si appresta a cominciare questa sera contro l'Estonia, nella terza gara del percorso di qualificazione ai prossimi Mondiali.
Dalla possibilità di vedere Scamacca al centro dell'attacco all'ipotesi Retegui-Kean. Stanno prendendo piede varie idee per la prima formazione che Gennaro Gattuso schiererà nel suo percorso da CT dell'Italia, e quella che nel giorno della sfida appare più probabile prevede ora un tandem offensivo pesante con due attaccanti centrali.
Si è parlato di 4-3-3, poi di 4-2-3-1 e solo ora si fa riferimento a un 4-4-2 che ospiterebbe l'ipotesi di cui sopra. E le domande sorgono spontanee dopo i tanti esperimenti ai quali abbiamo assistito in questi anni ad opera di Luciano Spalletti e Roberto Mancini. L'Italia ha la rosa adatta al sistema in questione? Possono gli azzurri reggere il peso di un attacco così pesante? Inserire dal primo minuto le due principali risorse offensive toglie un cambio importante a gara in corso o è un fattore a cui dare meno rilevanza?
L'idea di vedere Moise Kean e Mateo Retegui insieme dal primo minuto personalmente non dispiace, è una soluzione abbastanza nuova che potrebbe arginare quel ricorrente problema dell'assenza di un numero 10. In questi anni sono stati diversi i calciatori investiti, spesso forzati, della responsabilità di agire da seconda punta in Nazionale, e soltanto Giacomo Raspadori, con un rendimento altalenante, si è dimostrato in grado di concedere qualche spunto significativo. Nel corso dei vari cicli sono stati provati Maldini e Zaniolo, sono stati adattati Barella e Pellegrini, e il risultato non ha mai dato risultati tali da proseguire in una di queste direzioni. Provare cose nuove, sperimentare un 4-4-2 votato all'attacco e cercare una connessione fra prime punte abituate a giocare in modo diverso, appare quindi come una novità positiva.
Si tratta di una mossa che come conseguenza potrebbe avere quella di abbassare ancora il baricentro avversario, alzando l'asticella dell'attenzione nella zona centrale e lasciando Zaccagni e Politano, i favoriti a partire sulle ali, liberi di puntare il proprio avversario di riferimento. Il sacrificato, seguendo questa ipotesi, sarebbe ovviamente un centrocampista centrale tra Locatelli e Rovella, in lotta per quel ruolo di vertice basso di un triangolo che verrebbe però a mancare; Tonali e Barella formerebbero la coppia titolare.
È l'assenza di Scamacca e la volontà di insistere con il duo a far riflettere. Come aumentare il peso offensivo a gara in corso se i piani non dovessero svolgersi come previsto? Le opzioni di Gattuso a quel punto andrebbero evidentemente nella direzione di Francesco Pio Esposito, esordiente e unico attaccante di peso convocato (Lucca non è stato chiamato), o nella scelta di aggiungere alla partita un 10 come Maldini e Raspadori. Mancano soltanto poche ore all'esordio della nuova Nazionale e le novità al contempo intrigano e pongono dubbi.
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