Ardon Jashari racconta l'esperienza al Milan e esalta Modric, Rabiot e Allegri

Ardon Jashari
Ardon Jashari / Claudio Villa/GettyImages
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Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Ardon Jashari ha parlato del suo ritorno in campo con la maglia del Milan dopo l'infortunio di inizio stagione, della scelta di vestire la maglia rossonera, dell'importanza di allenarsi con giocatori come Modric e Rabiot. Parole di stima anche per Allegri. La parola Scudetto invece meglio non dirla a voce alta, si vedrà a fine stagione.

"La gamba non mi dà più fastidio e sono felice di questo. Onestamente, dopo un'estate nella quale la trattativa per il mio arrivo al Milan era stata lunga, avere un problema del genere non è stato il massimo. Lavoravo da tre settimane con la squadra, stavo crescendo e chiunque al mio posto non sarebbe stato felice. Sfortuna... Nel calcio capita".

"Giocare con Modric è incredibile per tutti, non solo per me. Io occupo la sua stessa posizione e posso imparare molto: ha caratteristiche tecniche eccezionali, ma anche una personalità super che mostra anche nel modo in cui si approccia ai ragazzi. Alla sua età chi ricopre il suo ruolo di solito si è già ritirato, mentre lui lavora tutti i giorni con impegno, ambizione, motivazione e disciplina. Ha una mentalità vincente incredibile".

"Fin dal primo giorno Rabiot ha avuto un grande impatto con la squadra ed è importante per il Milan. Per come legge la partita, per come gioca a calcio. Non puoi imitarlo perché ognuno ha le proprie qualità e caratteristiche fisiche ma da campioni come lui e Modric puoi comunque prendere qualcosa e diventare completo".

"Allegri è importante, ci sta sempre vicino. Avere uno come lui dà fiducia ai singoli e allo spogliatoio. Per i nostri successi è fondamentale, ha esperienza e ha lavorato con incredibili giocatori. Da uno come lui posso imparare molto. So che era un numero 10 da giocatore, per questo dico che mi può aiutare tanto".

"La condizione tornerà quando giocherò con continuità. Voglio essere in fretta al top. Sognavo di essere dove sono, in un grande club. Tutti sanno quanto ho voluto il Milan. Il Bruges ha avuto contatti anche con altre società, ma io avevo le idee chiare e mi vedevo solo con la maglia rossonera. Voglio divertirmi, dare il meglio di me e aiutare questa squadra. La Champions League mi manca tanto: è la competizione più bella in Europa. Il nostro obiettivo è giocarla il prossimo anno e lavoriamo duro per questo. Per parlare di Scudetto è troppo presto, andiamo avanti gara per gara e alla fine vedremo dove saremo".


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