Ardoino (CEO Tether) si sfoga sui social per il mancato coinvolgimento nella Juventus

Il logo di Tether
Il logo di Tether / SOPA Images/GettyImages
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Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha scelto i suoi canali social per parlare della sua situazione con la Juventus. Dopo aver acquistato il 10% (circa) delle azioni del club bianconero, l'uomo d'affari si aspettava un trattamento diverso dalla proprietà juventina. Per questo motivo ha voluto rispondere ai tanti tifosi che hanno iniziato ad accusare Tether di non aver ancora messo "grano" per aiutare la Juventus, utili per acquistare giocatori o altro.

Queste le parole di Paolo Ardoino direttamente dalla sua pagina X:

"Da quando Tether ha annunciato il suo investimento in Juventus, e soprattutto nei giorni scorsi, a seguito delle frustrazioni crescenti dei tifosi sullo stato attuale della squadra, tanto di voi mi hanno chiesto quando Tether "caccerà il grano" per sostenere la Juventus, acquistare nuovi giocatori, ecc..."

"Tether non vede l'ora di poter partecipare alla crescita ed al futuro della squadra. Ma ad oggi la società non ha nemmeno permesso a Tether di partecipare all'aumento di capitale annunciato un mese fa (circa 110 milioni di euro). Semplicemente non possiamo contribuire se non ci è permesso dalla società".

"È veramente un peccato lasciare in disparte soci volenterosi che potrebbero investire in modo significativo per aiutare a rendere la Juventus di nuovo Grande. Spero che almeno i soldi del mio biglietto in tribuna possano dare una mano a supportare le spese della dirigenza..."

"Make Juventus Great Again MJGA"

Paolo Ardoino ha puntato il dito sulle decisioni della società e dall'esclusione di soci - appunto l'azienda Tether - dalla partecipazione all'aumento di capitale. Un appello alla proprietà, con stoccata finale legata al biglietto. Sarà la strategia giusta per arrivare ad un rapporto sereno con la maggioranza bianconera?


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