Allegri tira un bilancio sulla tournée e indica la strada al suo Milan

Due vittorie e una sconfitta: è questo il bilancio della tournée del Milan tra Asia e Australia. Dopo aver rifilato nove gol al Perth Glory, nelle prossime ore i rossoneri faranno ritorno in Italia, prima di ripartire alla volta dell'Inghilterra per l'ultima parte di preparazione estiva. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Massimiliano Allegri si è detto molto soddisfatto del lavoro svolto fin qui dai giocatori, i quali sono uniti da un rapporto molto saldo.
Un bilancio sulla tournée:
“Da quando abbiamo iniziato, abbiamo fatto tre settimane, anzi venticinque giorni (i test atletici sono iniziati il 4 luglio, ndr), di buon lavoro e il nostro è stato un buon tour, caratterizzato da discrete prestazioni nelle tre amichevoli che abbiamo disputato. Ci siamo allenati bene e quando riprenderemo martedì, bisognerà pensare che dopo poco inizierà la stagione. Da quel momento in poi cambierà tutto”.
Si aspettava di essere a buon punto?
“Sono soddisfatto soprattutto per l’atteggiamento della squadra. Questo è un gruppo dove ci sono giocatori di grande valore e nel calcio ci stanno delle annate dove non tutto ti va bene. Il loro valore, però, i calciatori non lo perdono se un anno le cose non vanno come uno spera. I ragazzi hanno ripreso facendo un buon lavoro e sono molto contento. Bene così, ma adesso serve aumentare la tensione a livello mentale perché presto inizieranno le partite vere. La prima da dentro o fuori sarà quella di Coppa Italia contro il Bari e poi una settimana dopo ci sarà l’esordio in campionato. Dovremo farci trovare pronti”.
La strada è quella giusta?
“Lo vedremo quando arriveremo alla fine. Bisogna fare sempre un passo alla volta, pensare di partita in partita, di giorno in giorno. Dobbiamo lavorare serenamente e con grande equilibrio. Senza esaltarsi quando le cose vanno bene perché nell’arco di una stagione ci saranno sicuramente momenti di difficoltà”.
Ci sarà bisogno del vero Milan?
“Esatto. Nel calcio quando ci sono i periodi difficili bisogna essere bravi a non farsi trascinare nella depressione o nell’autolesionismo. L’ho già detto e lo ripeto: i giocatori bravi i loro valori li hanno a giugno, a dicembre e anche il giugno successivo. Quelli scarsi, invece, sono scarsi a giugno, a dicembre e pure sei mesi dopo. Quindi a livello mentale bisogna essere bravi a mantenere l’equilibrio e a tenere ben presente che il campionato è una crociera di trentotto partite dove dobbiamo viaggiare sempre alla stessa velocità per ottenere determinati risultati”.
Sugli allenamenti:
“I ragazzi stanno lavorando bene, con grande serietà e con entusiasmo, che è la cosa più importante. Quella contro il Perth Glory era l’ultima gara di questa tournée e di solito l’ultima partita dopo diversi giorni trascorsi in giro per il mondo viene presa un pochino sottogamba. Invece la squadra è stata molto brava perché ha approcciato il match seriamente ed è stata una bella serata per lo sport, qui in Australia dove abbiamo tanti tifosi. Siamo contenti”.
Sull'entusiasmo dei tifosi australiani:
“Siamo stati accolti molto bene, lo stadio era pieno e c’era entusiasmo. Ringraziamo tutti per il calore che ci hanno dimostrato in Australia e per le strutture molto buone nelle quali ci siamo potuti allenare. Ora però bisogna mettere da parte questo primo mese di lavoro e pensare alle due amichevoli che avremo a Dublino (sabato contro il Leeds, ndr) e a Londra (il giorno successivo a Stamford Bridge con il Chelsea, ndr). Perché dopo quelle ci sarà la Coppa Italia e da lì in poi sarà vietato sbagliare”.
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