Addio al 3-5-2 per l'Inter? L'idea di Chivu e cosa serve sul mercato

Il sorriso che torna sul viso dei protagonisti in pieno recupero e che durerà almeno per qualche altro giorno. L'Inter ha evitato la figuraccia nella seconda giornata del Mondiale per Club 2025, ribaltando uno svantaggio durato troppo a lungo contro l'Urawa Red Diamonds, trascinata dai guizzi degli argentini Lautaro Martinez e Valentín Carboni. Un 2-1 che restituisce una posizione favorevole ai nerazzurri, in attesa dell'ultima decisiva giornata contro il River Plate.
Resta una sfida quindi e poi l'eventuale fase a eliminazione diretta da prolungare il più possibile. Dagli USA le immagini sono quelle di un'Inter stanca, che aspetta di rigenerarsi e alla quale servono nuovi spunti per la stagione che verrà, sia tattici che dal mercato. Cosa accadrà nelle prossime settimane non è ancora chiaro, ma qualche novità Cristian Chivu ha provato a sperimentarla sia dall'inizio che a gara in corso, provando nuovi interpreti nello scacchiere nerazzurro.
Da 3-5-2 a 3-4-2-1?
Una modifica potrebbe riguardare l'assetto dal centrocampo in su. Guardando alle mere posizioni, non verrebbero modificati nè il trio difensivo nè gli esterni a tutto campo, ma il nuovo allenatore dell'Inter potrebbe sacrificare un interprete in mediana per aggiungere una seconda punta. Una mossa che destabilizza parte delle certezze create nel quadriennio Inzaghi, ma che potrebbe apparire necessaria per la svolta della squadra milanese.
La prima domanda riguarderebbe Thuram e Lautaro: chi togliere dalla posizione centrale per adattarlo nel nuovo ruolo di seconda punta? La sensazione è che, essendo due attaccanti mobili abituati in carriera (tra club e Nazionale) a operare in diverse posizioni dell'attacco, entrambi riuscirebbero a costruirsi protagonismo alle spalle dell'altro. Accanto a loro andrebbe poi scelto l'interprete giusto per completare il reparto.
Soluzione in casa o dal mercato?
Un nome che potrebbe arrivare dal mercato in entrata, molto attivo per un'Inter che ha già tesserato Sucic e Luis Henrique. Le possibili partenze di Frattesi e Calhanoglu potrebbero inoltre contribuire a finanziare tale colpo, anche per accelerare un cambio ciclo che nelle discussioni comuni appare sempre più imminente. L'indekit porta a immaginare un trequartista/seconda punta, magari mancino, un numero 10 che sappia già occupare quel tipo di posizione tra le linee, che sia a suo agio circondato da maglie avversarie. Un nome alla Paulo Dybala, alla Nico Paz o alla Charles De Ketelaere per rimanere nel nostro campionato.
L'alternativa, nel caso in cui l'Inter non riuscisse a individuare il profilo adeguato in un calciatore di un altro club, sarebbe quella di cercarlo in casa, e le soluzioni non mancano. Fra i principali candidati ci sono Nicola Zalewski, provato da Inzaghi e confermato da Chivu in questo nuovo ruolo, un Sebastiano Esposito che deve riambientarsi in nerazzurro, e proprio Valentín Carboni, al quale il nuovo allenatore potrebbe scegliere di dare fiducia dopo il gol vittoria all'Urawa Reds.
Le altre idee riguardano il nuovo colpo Luis Henrique. Inventato quinto di centrocampo da Roberto De Zerbi, il brasiliano può indifferentemente agire anche una decina di metri più avanti e non è una soluzione da escludere quando tornerà a disposizione Denzel Dumfries. Nelle prime due uscite in nerazzurro ha mostrato colpi interessanti e la convivenza sulla fascia destra è resa possibile dalla sua duttilità. Poi il calciatore duttile per eccellenza: un Davide Frattesi che ha più volte operato nel ruolo di mezza punta con l'Italia di Luciano Spalletti. Fra le sue specialità spicca l'inserimento e un fiuto del gol unico fra i centrocampisti. Un'opportunità per l'Inter di riscoprire un calciatore che da oltre un anno sembra vicino all'addio e per il numero 16 di trovare quella continuità e quel minutaggio da titolare che non ha finora mai avuto nella Milano nerazzurra.
feed