Accusa di falso in bilancio: rinviati a giudizio De Laurentiis e l'AD del Napoli

SSC Napoli v SC Braga: Group C - UEFA Champions League 2023/24
SSC Napoli v SC Braga: Group C - UEFA Champions League 2023/24 / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Roma, Rosamaria De Lellis, per alcune operazioni sospette, tra cui - come noto - quella relativa all'acquisto di Victor Osimhen. La richiesta di rinvio a giudizio era arrivata dai PM romani Del Giudice e Orano e il processo è fissato per la fine del 2026, nello specifico il 2 dicembre.

Le accuse e la posizione del club

L'accusa dei due PM è quella di falso in bilancio per le annate 2019, 2020 e 2021 - spiega La Gazzetta dello Sport - e in particolare l'attenzione è rivolta all'arrivo di Manolas dalla Roma, con Diawara a fare il percorso inverso, oltre che a quanto accaduto col Lille nel 2020 per sancire il trasferimento di Osimhen in azzurro (col coinvolgimento di giovani partenopei cme Manzi, Palmieri e Liguori oltre al portiere Karnezis). Il valore dei giovani azzurri, secondo le accuse, sarebbe stato gonfiato e - per la Procura - il Napoli avrebbe dunque realizzato plusvalenze fittizie, andando ad alterare così il bilancio. Il presidente

De Laurentiis e Andrea Chiavelli, amministratore delegato a sua volta rinviato a giudizio, hanno sempre preso le distanze dalle tesi dell'accusa: Chiavelli, in particolare, ha spiegato quanto il Napoli abbia agito in modo corretto e trasparenze, senza alcun tipo di operazione fraudolenta. Il Napoli e il patron azzurro non corrono comunque rischi sul fronte sportivo, che si tratti di penalizzazioni, squalifiche o ammende (il procuratore FIGC Chiné si è già espresso nel 2022, procedendo con l'archiviazione).

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