90min felici: la 10ª giornata di Serie A

Il grido del Genoa, la nuova Juventus di Spalletti e il derby di Santiago Castro.
90min felici
90min felici / 90min
facebooktwitterreddit

Si è finalmente chiusa la settimana lunga che ha visto scendere in campo per 3 volte le 20 squadre del massimo campionato italiano. Un periodo intenso che ha regalato tante novità, fra cui l'esonero di ben tre allenatori e le modifiche a una classifica che inizia a prendere una forma quasi dfefinita. In vetta c'è il Napoli, seguito a stretto giro da Inter, Milan e Roma, con la Juventus che sta provando a riaffacciarsi per la corsa Scudetto; a occupare l'ultima posizione è invece la Fiorentina, che deve ancora scegliere il prossimo allenatore.

90min Felici sarà una nuova serie che si preoccuperà di analizzare liberamente, senza un oggetto definito, i tre spunti più significativi di ogni giornata della Serie A 2025-26. Un gol, una giocata, una prestazione esaltante, una scelta tattica, una reazione dei tifosi, un'intervista, qualche elemento nuovo, qualsiasi tema connesso a quanto accaduto nel lungo weekend del massimo campionato italiano. 

Scopriamo i tre momenti felici della 10ª giornata di Serie A.

Il grido del Genoa nel recupero

Mancava la prima vittoria e il fatto che sia arrivata a pochi giorni dall'esonero di Patrick Vieira mostra ancora una volta come spesso, ai calciatori, basti la notizia del cambio allenatore per trovare una spinta diversa. Il Genoa si presentato a Reggio Emilia guidato dal tecnico ad interim Murgita con un nuovo sistema tattico. È passato in vantaggio sugli sviluppi di un corner, ha subito il pareggio alla stessa maniera e si è poi preso i tre punti in pieno recupero, con la volontà di chi ha l'immediata necessità di uscire da una situazione disastrosa. Il colpo di testa di Leo Ostigard, che lui stesso ha definito "il gol più importante della mia carriera", rappresenta un potenziale segnale di svolta per la corsa salvezza del Grifone.

Leo Ostigard
US Sassuolo Calcio v Genoa CFC - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages

Il derby del Toto Castro

A Parma ci si attendeva una gara composta, equilibrata e con poche reti. A presentarla così erano le caratteristiche delle due squadre, reduci da sfide chiuse e difficili, alle quali si aggiungeva l'elemento della tensione di un derby (regionale). Al Tardini invece la gara l'ha sbloccata Bernabé dopo 13 secondi e poi il protagonismo l'ha conquistato un argentino che sta crescendo a vista d'occhio nel nostro campionato. È Santiago Torito o Toto Castro l'eroe attuale di un Bologna stabilmente ai piedi delle prime quattro del campionato e che ormai in Serie A non perde dal 14 settembre scorso (in trasferta contro il Milan). Con 4 reti all'attivo l'argentino si candida per superare Orsolini (a quota 5) come miglior realizzatore dei felsinei e spera in una chiamata del CT Scaloni per coltivare il sogno Mondiale 2026.

Santiago Castro
Parma Calcio 1913 v Bologna FC 1909 - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages

La rinascita della Juventus nel segno degli esterni

È nata una nuova Juventus. I primi segnali erano giunti dalla sfida infrasettimanale con Brambilla in panchina e contro un Udinese spesso ostico, la conferma è arrivata con l'esordio di Luciano Spalletti allo Zini di Cremona. Il club bianconero sta reagendo e contro la squadra grigiorossa ha messo in campo una prestazione imponente per quanto concerne la produzione offensiva. I due gol valsi i tre punti sono arrivati dagli esterni Kostic e Cambiaso, inattesi protagonisti di un nuovo ciclo che potrebbe rilanciare (con le relative misure) la carriera di entrambi. La sensazione è che Luciano Spalletti conserverà, almeno inizialmente, un sistema difensivo che prevede l'utilizzo di quinti di centrocampo; il cammino è ancora molto lungo, ma i primi passi sono sembrati convincenti.

Filip Kostic
US Cremonese v Juventus FC - Serie A / Image Photo Agency/GettyImages

feed