90min felici: l'11ª giornata di Serie A

Benvenuta sosta, l'ultima del 2025 e la penultima a interrompere una stagione che si fermerà ancora una volta a marzo, prima di correre spedita verso la chiusura in programma a maggio 2026. L'undicesima giornata di Serie A ha regalato tanti temi da trattare, fra sorprese inaspettate, prime vittorie, 0-0 noiosi e cambi di gerarchia in classificache potranno essere analizzati con calma nei prossimi giorni.
90min Felici sarà una nuova serie che si preoccuperà di analizzare liberamente, senza un oggetto definito, i tre spunti più significativi di ogni giornata della Serie A 2025-26. Un gol, una giocata, una prestazione esaltante, una scelta tattica, una reazione dei tifosi, un'intervista, qualche elemento nuovo, qualsiasi tema connesso a quanto accaduto nel lungo weekend del massimo campionato italiano.
Scopriamo i tre momenti felici dell'undicesimo turno.
Il sogno della gente
Non bisogna mai togliere il sogno alla gente. Ha risposto così Gian Piero Gasperini alla domanda di Dazn riguardante il sogno Scudetto dei tifosi della Roma, esaltati in uno Stadio Olimpico per l'ennesima volta bollente, che al triplice fischio guardava i suoi calciatori ergersi al primo posto della classifica. 11 giornate non sono chiaramente sufficienti per capire se il club giallorosso lotterà per il titolo fino alla fine. Tuttavia, in una condizione offensiva critica a livello di interpreti (infortunati Dybala, Ferguson e Bailey, oltre a Dovbyk a gara in corso), la Roma ha offerto un'altra grande prova, evitando di soffrire in casa con l'Udinese e regalandosi tre punti che permetteranno di vivere la sosta di novembre dalla testa della classifica. Il bilancio del primo terzo di campionato è ovviamente estasiante.
Un Bologna che continua a superarsi
Chi sta vivendo una situazione simile dal punto di vista emotivo è un Bologna che non vuole conoscere limiti. La crescita del club felsineo sta stupendo chiunque, ricordando che gli ultimi anni non sono stati una casualità, ma il frutto di un lavoro che continua a produrre immagini positive. La convincente e meritata vittoria con i Campioni d'Italia in carica del Napoli non è servita soltanto ad accorciare la classifica, ma anche a confermare il livello di una squadra che non può essere separata dalle altre per la lotta verso la prossima Champions League. Il premio di MVP l'hanno ricevuto in tanti al Dall'Ara nell'ultimo triennio, e Jhon Lucumí rappresenta la certezza che lega il passato al presente, Motta a Italiano, Zirkzee a Castro, la testimonianza diretta di un cammino che sembra non avere soltanto una tappa.
Il volo ddi Touré e la prima gioia del Pisa
Tutti aspettavano la prima del Genoa o della Fiorentina, o ancora di un Verona che affrontava un Lecce momentaneamente sazio di punti. Invece, all'Arena Garibaldi di Pisa è arrivato il primo successo e il primo gol casalingo di un club nerazzurro che aveva seminato tanto e raccolto pochissimo nelle prime 10 di Serie A. Il colpo di testa vincente contro la Cremonese di Idrissa Touré, saltato in cielo con uno stacco impressionante, è valso tre punti, un'immagine storica e la sensazione che la squadra di Gilardino possa candidarsi con forza alla permanenza nel prossimo campionato.
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