Stop a proprietà estere per i funzionari cinesi: quale futuro per l'Inter?

Il Wall Street Journal ha lanciato un'indiscrezione che potrebbe riguardare anche l'Inter. Secondo una direttiva del marzo scorso, il Partito comunista cinese vorrebbe scoraggiare gli alti funzionari a possedere proprietà all'estero, sia in via diretta sia tramite parenti. Ecco quanto scritto dal quotidiano statunitense: "Le tensioni della Cina con l'Occidente hanno alimentato la preoccupazione che qualsiasi esposizione finanziaria di alti funzionari cinesi all'estero possa essere utilizzata come leva contro Pechino. In particolare dopo aver visto come i governi statunitense ed europeo hanno scatenato sanzioni di vasta portata contro la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina".
Il pensiero, ovviamente, va anche alla società nerazzurra, le cui quote appartengono a Suning. Il proprietario Zhang Jindong ricopre incarichi pubblici in Cina ed è stato consigliere economico del presidente Xi Jinping. Occorrerà capire se tali ruoli rientrano tra quelli citati dal Partito comunista, sebbene non siano incarichi prettamente ufficiali e dunque estranei alla situazione.
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