Mourinho: "Inter? Potrei scrivere un libro pieno di storie proibite". Poi la verità sull'addio: "Sono scappato"

Jasper Juinen/Getty Images
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Pronunciare il nome di José Mourinho significa regalare più di qualche sospiro, ma anche brividi di gioia, ai tifosi dell'Inter. L'allenatore portoghese è stato il protagonista indiscusso dello storico Triplete nerazzurro del 2010, quando regalò ai nerazzurri scudetto e Coppa Italia, ma soprattutto una Champions League che mancava da più di 40 anni. Salvo poi lasciare appena dopo il trionfo, gettando nello sconforto il tifo interista.

Giuseppe Bellini/Getty Images

E lo "Special One", che nel frattempo si è normalizzato e ora siede sulla panchina del Tottenham, è voluto tornare sul trionfo in nerazzurro con una intervista a The Athletic: "Sui miei due anni all'Inter potrei scrivere un libro di mille pagine - le parole del portoghese riportate da calciomercato.com -. Può essere che un giorno lo farò, ma prima devo chiedere il permesso ai ragazzi perchè ci saranno molte storie vietate".

Shaun Botterill/Getty Images

In attesa di buttare giù le prime bozze Mourinho ha parlato anche dell'addio ai nerazzurri: "Era troppo difficile per me e non volevo partire con loro verso Milano perché la gente diceva che avevo un contratto con il Real Madrid. Non era vero. Avevo un accordo, ma non avevo un contratto firmato. Volevo davvero andare al Real Madrid in quel momento. Volevo davvero provare a vincere il campionato spagnolo dopo i campionati inglese e italiano. Ma temevo che se fossi tornato a Milano con la squadra e, con la reazione dei giocatori e dei tifosi, non sarei riuscito a ripartire. Posso dire di essere scappato, sono scappato da loro. Pochi giorni dopo ho firmato con il Real Madrid, solo dopo tornai a Milano e incontrai a cena il presidente Moratti"

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