Milan, Pioli: "Juve, Inter e Napoli più forti di noi. Ibra? Meglio non rischiare"

Stefano Pioli
Stefano Pioli / VINCENZO PINTO/Getty Images
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Successo in rimonta per il Milan in Europa League, un 4-2 agguantato dopo un avvio a dir poco in salita contro il Celtic. Da segnalare il ritorno di Stefano Pioli in panchina, dopo le assenze dovute alla positività al Covid, e lo stesso tecnico rossonero ha parlato a Sky Sport nel post-partita. Queste le sue parole:

Stefano Pioli
Stefano Pioli / Emilio Andreoli/Getty Images

I ragazzi hanno voluto mettermi alla prova, per capire se avevo ripreso fisicamente e mentalmente. Avevamo iniziato bene la partita, poi due disattenzioni ci hanno creato difficoltà. Questi spunti ci faranno crescere, ogni pallone può metterti in difficoltà. Dovremo analizzare la gara con lucidità. Abbiamo ripreso la partita e siamo stati bravi, in un momento difficile, sotto di due gol, avevamo perso Simon Kjaer. Siamo stati squadra”.

Un'ulteriore analisi del match: “Il Celtic aveva poco da dimostrare in classifica, ma tanta voglia di prendere un risultato importante. Squadra veloce, fisica. In Europa si gioca con intensità. Ma ci piacciono questi tipo di partite. Possiamo fare meglio, ma siamo soddisfatti della partita, ci siamo qualificati con una giornata d’anticipo. La possibilità di rifiatare un attimo in Europa League con così tante partite da giocare ci può dare una mano” riporta Pianeta Milan.

Esultanza rossonera
Esultanza rossonera / Emilio Andreoli/Getty Images

L'assenza per Covid? "Chiaro che ho avuto l’esperienza di stare lontano dai miei giocatori per più di due settimane, mi sono sembrate un’eternità. C’è voglia di stare insieme, di proseguire in un percorso, di continuare a lavorare per dare ed ottenere il massimo. Siamo ad inizio stagione, ma siamo ambiziosi. Ora pensiamo alla prossima gara”.

Il peso di Ibra?Che sia un giocatore così importante anche quando non gioca, Zlatan, si sa. Mi è piaciuto quando Bonera lo ha definito capogruppo. Ha fatto crescere questa squadra, gli ha dato competitività, i compagni sono stati bravi a sfruttare la sua presenza. Speriamo che possa rientrare presto. Sinceramente non credo sia questa domenica, con i problemi muscolari bisogna stare attenti. Meglio perdere una partita che rischiare. Per lui e Leao aspettiamo, abbiamo dimostrato di avere tante soluzioni in avanti”.

Un ricordo di Maradona? "Fantastico, un fuoriclasse, un genio. In questo periodo ho visto tanti documentari su di lui e mi sono commosso. Diego non morirà mai. Rimane un mito del calcio, una leggenda, quello che ci ha fatto divertire ed innamorare del calcio. Spiace tanto, ma rimarrà nei nostri cuori e nella nostra mente”.

Corsa Scudetto?Credo che Inter, Juventus e Napoli come organici sono più forti di noi e sono anche partiti con obiettivi diversi da noi. Però io ripeto alla squadra che bisogna essere ambiziosi per provare a vincere ogni singola partita. Possiamo giocarcela alla pari con tutti, come abbiamo fatto con Roma, Inter e Napoli. Abbiamo i nostri valori e le nostre caratteristiche. Credo che questa squadra possa crescere ancora tanto. Pochi di loro, vista la giovane età, ha toccato il loro massimo. Mi auguro che si possa crescere ancora, sarà complicato ma ce la possiamo fare”.

Le preoccupazioni? "Con i tanti impegni crescono i rischi degli infortuni. Leao, Ibrahimovic oggi Kjaer qualcosina a livello muscolare. Starà fuori per un po’, non so ancora l’entità. Il pericolo è quello, non ti aiuta giocare di sera. Ma vale per tutte le squadre di livello. Ho la fortuna di avere una squadra giovane e vogliosa, cercheremo di superare le assenze importanti e di fare sempre meglio”.


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