Marotta: "L'Inter unica società a non tagliare gli stipendi, vi spiego perché"
Il nefasto arrivo del Coronavirus nella scorsa stagione ha portato un'infinità di problemi. Principalmente a livello sanitario, ma anche a livello economico, scatenando una crisi globale che non ha risparmiato nessun settore. Neanche quello, fino a quasi un anno fa letteralmente dorato, del calcio. Tanto che la maggior parte dei club europei, soprattutto quelli "grandi" sono dovuti correre ai ripari raggiungendo con i propri calciatori accordi sul taglio degli stipendi. Quasi tutti, tranne l'Inter. E il motivo lo ha spiegato l'amministratore delegato del club nerazzurro, Beppe Marotta, al Festival del Giornalismo organizzato da VareseNews.
“Noi penso che siamo uno dei pochi club che non è riuscito a negoziare una riduzione degli stipendi coi giocatori, perché siamo l'unica società che ha finito di giocare il 20 agosto - le parole di Marotta riportate da fcinter1908.it -. I giocatori hanno fatto degli straordinari anche nell’ambito del tempo che hanno dedicato alla squadra, visto che luglio e agosto sono solitamente mesi dedicati alle vacanze e al riposo mentre i nostri hanno lavorato”. L'ad interista ha aggiunto anche che "i risultati sono stati positivi, visto che la prestazione della squadra ci ha portato in finale di Europa League. Non abbiamo pagato premi ma non siamo riusciti a ridurre gli stipendi“.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo dell'Inter e della Serie A.