Marchisio: "Vi racconto i miei derby con il Torino. Dybala talento mondiale, Belotti servirebbe alla Juve"

Lavazza, Partner Of The Hermitage Museum In St. Petersburg
Lavazza, Partner Of The Hermitage Museum In St. Petersburg / Oleg Nikishin/Getty Images
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"Avevo 7 anni, giocavamo al Cit Turin ed era la mia prima partita contro una squadra importante. Ero emozionatissimo, anche perché in tribuna c’era l’ex giocatore della Juve Nené. Finì 4-1 con 3 gol miei. Invece due anni fa all’Olimpico Allegri mi fece scaldare tutto il secondo tempo ma non entrai: ci rimasi male, come chiunque al posto mio". Protagonista di un'intervista con La Gazzetta dello Sport, Claudio Marchisio racconta così il suo primo Derby della Mole, a poche ore dalla sfida tra la Juventus di Sarri e il Torino.

DERBY - "Non so quanti ne ho giocati, ma c’era sempre una preparazione speciale. Dalla buonanotte di mio padre, che ogni volta mi ricordava 'Questi sono tosti', ai borsoni accatastati nel bagagliaio. Quando c’era il derby tutti si fermavano a guardare, anche i genitori dei ragazzi delle altre squadre".

IL PRIMO DA SPETTATORE - "Facevo il raccattapalle, finì 3-3 con la famosa buca scavata da Maspero e il rigore calciato alle stelle da Salas. Ero dietro alla porta e vidi quel pallone che partì altissimo: ci rimasi male, ma fu uno derby più belli che io abbia mai visto".

IL MIGLIOR DERBY - "Il primo giocato allo Stadium, l’anno del primo scudetto: ricordo che la sera della vigilia ci fu una cena benefica organizzata dagli Agnelli. Partecipai con altri compagni e me ne andai prima del dolce. Conte mi disse: “E’ presto, fermati ancora un po’”, ma io ero troppo sulle spine. Feci doppietta: lo sognavo esattamente così".

GLI UOMINI DERBY - "Belotti e Izzo incarnano lo spirito Toro, devono dare la spinta al gruppo per rialzarsi e finire il campionato in maniera diversa. Più difficile fare un nome per la Juve, dove difesa e attacco stanno facendo bene: Dybala non mi sorprende e Douglas Costa può spaccare il match. La Juve è classe ed eleganza, il Toro ha grande carattere e non molla mai".

BELOTTI-JUVE - "E’ il centravanti che ci manca, soprattutto adesso che Higuain deve ancora ritrovare la condizione. Però dubito che uno come lui accetterebbe di diventare bianconero".

Torino FC v SS Lazio - Serie A
Torino FC v SS Lazio - Serie A / Chris Ricco/Getty Images

JUVE AL TOP - "La squadra ci arriva bene e deve sfruttare l’occasione per fare punti prima di incontrare Atalanta e Lazio. Il Torino però non può permettersi di non dare tutto. Mi aspettavo che con Cairo il club facesse un percorso importante e così è stato, anche se ora la squadra vive un momento difficile. Da torinese spero di vederlo presto in Champions, modello Atalanta".

DYBALA"La sua classe è indiscutibile, è uno dei talenti più puri del calcio mondiale. Chi lo critica non capisce di calcio. Con il club ha un rapporto ottimo, mi auguro che diventi una bandiera e che faccia ciò che a me non è riuscito: vincere la Champions".

BUFFON"Un bell’effetto. Gigi sta dimostrando di essere sempre all’altezza, anche dalla panchina è un trascinatore. Ha lo spessore della leggenda, come lo è stato Maldini. Il record è un premio a tutto ciò che ha dato al calcio".

LO SCAMBIO ARTHUR-PJANIC - "Non conosco bene Arthur ma se la Juve lo ha preso significa che vale. Pjanic è uno dei più grandi centrocampisti d’Europa, a inizio anno si è messo la squadra sulle spalle e può farlo anche al Barcellona".


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