L'uomo della 18ª giornata di Serie A: Nicolò Barella, il box to box alla conquista dell'Inter (e dell'Europa)

FC Internazionale v Juventus - Serie A
FC Internazionale v Juventus - Serie A / Marco Luzzani/Getty Images
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A 20 giorni dal compleanno numero 24, il centrocampista sardo si fa il regalo migliore, una delle prestazioni più scintillanti della carriera. Semmai c’è da chiedersi perché uno dei giocatori più completi e moderni della nuova generazione del calcio italiano sia arrivato a grandissimi livelli “solo” a 23 anni, ma Antonio Conte e i tifosi dell’Inter non si pongono questi interrogativi, salutando con soddisfazione il fatto che la crescita di Nicolò Barella sia stata contemporanea a quella della squadra, oggi pronta a competere per lo scudetto con il ruolo di favorita anche grazie a uno dei migliori interpreti europei del ruolo di interno.

La prestazione contro la Juventus è stata da scuola calcio e chissà se i dirigenti bianconeri penseranno con rimpianto a quanto fatto, o meglio non fatto, un lustro fa, quando il talento e il futuro da predestinato del prodotto del vivaio del Cagliari erano fatti noti presso gli addetti ai lavori eppure gli uomini-mercato della Juve, pur molto interessati a Nicolò e primi ad individuarne le qualità, non chiusero l’affare. Oggi Barella rappresenta l’anima italiana dell’Inter insieme ad Alessandro Bastoni, suo inatteso assist-man nell’azione del secondo gol nerazzurro, quello che ha steso la resistenza di una Juventus piatta e senza idee.

Frosinone Calcio v Cagliari - Serie A
Frosinone Calcio v Cagliari - Serie A / Paolo Bruno/Getty Images

Nel secondo centro stagionale del numero 23 nerazzurro c’è il concentrato delle sue qualità: intelligenza per capire i tempi di inserimento, corsa, ma anche tecnica per il controllo del pallone e freddezza nel non sbagliare davanti alla porta. Un bagaglio completo che ne fa il prototipo italiano del centrocampista moderno e uno dei profili più interessanti nel ruolo a livello europeo. Si tratta “solo” del secondo gol stagionale, dopo quello contro il suo Cagliari, e come alla Sardegna Arena Nicolò fa la “doppietta”, gol + assist, visto che era stato lui con una parabola da crossatore “seriale” a mettere sulla testa di Vidal il pallone del vantaggio.

Da una mezzala all’altra, nella rete che ha indirizzato la partita di San Siro c’è tutto il calcio di Antonio Conte, che chiede ai propri centrocampisti di essere totali: incursori, goleador e recuperatori di palloni. E proprio il dato relativo ai passaggi vincenti è quello che più di ogni altro può fungere da indicatore della crescita di Barella, dato che l’assist per il cileno è stato addirittura il sesto della stagione, contando solo le gare di campionato. Già, perché la gemma più bella dei primi quattro mesi di stagione del talento di scuola Cagliari è stata purtroppo inutile, l’invenzione di tacco che al “Di Stefano” ha mandato in gol Lautaro Martinez nella gara persa 3-2 contro il Real Madrid nel girone di Champions League.

Real Madrid v Internazionale - UEFA Champions League
Real Madrid v Internazionale - UEFA Champions League / Soccrates Images/Getty Images

Una “follia” pura, degna di un fuoriclasse che sa come si gioca dietro le punte, più che di un “semplice” interditore. Quella giocata insieme al numero di assist in campionato dà proprio la misura del bagaglio tecnico di Barella, considerando che nella scorsa annata tra tutte le competizioni gli assist erano stati “soltanto” otto. Niente male comunque per un giocatore al debutto in un top club e che nel suo comunque magico 2020 si era già conquistato un posto fisso nella Nazionale maggiore.

Sì, perché oltre che provare a vincere un titolo con l’Inter l’altra grande sfida di Nicolò nel 2021 sarà essere protagonista all’Europeo con la Nazionale di Roberto Mancini, magari grazie proprio al fatto che la competizione, rinviata di un anno per i noti motivi, arrivi dopo che Barella vissuto un anno di ambientamento nel calcio dei grandi, Europa compresa. Il ct azzurro non ha avuto il minimo dubbio sulle qualità del sardo quando ancora l’approdo in una big era lontano. Tra qualche mese sapremo se una seconda parte di stagione da protagonista e un Europeo da titolare rischieranno di avvicinare Nicolò al campionato a lui più congeniale per caratteristiche, la Premier League.

Italy v Poland - UEFA Nations League
Italy v Poland - UEFA Nations League / Claudio Villa/Getty Images

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