L'Inter in mano ai fondi? Cosa sappiamo su Bc Partners e PIF

San Siro
San Siro / Marco Luzzani/Getty Images
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È una situazione molto complessa quella che sta vivendo l'Inter nelle ultime settimane. Se dal punto di vista sportivo, la stagione dei nerazzurri procede a gonfie vele con un vantaggio di quattro punti rispetto ai cugini del Milan; sul fronte societario sono giorni di fuoco. Infatti, già dall'inizio del 2021 si vociferava che la famiglia Zhang stesse pensando di vendere le proprie quote societarie ad altri investitori. Col passare dei mesi, le trattative sono diventate sempre più concrete e ad oggi sono due i principali fondi interessati a rilevare l'FC Internazionale.

Ma facciamo un passo indietro e rispondiamo a una domanda:

Perché Zhang vuole vendere?

La volontà di vendere la società è una conseguenza indiretta di quanto sta accadendo in Cina. Infatti, il Governo cinese ha deciso di introdurre già da gennaio 2021 un tetto salariale per le squadre calcistiche. La decisione è maturata dopo aver realizzato che gli ingenti investimenti economici (con prestiti proprio da parte del Governo) per portare in Cina calciatori dai nomi altisonanti, non hanno portato a un'effettiva crescita del calcio del Sol Levante.

Inoltre, già il 19 febbraio Zhang Jindong aveva dichiarato che, a causa di problemi di liquidità, avrebbe tagliato le attività irrilevanti del Suning Group. Ed ecco allora che il Jiangsu FC, squadra campione in carica del campionato cinese, ha chiuso i battenti.

Infine, l'ultimo piano quinquennale del Paese Orientale è teso alle predilezione del mercato interno. Una decisione che va a sfavorire tutti quegli imprenditori che hanno deciso di investire sul calcio estero. Perciò è comprensibile che Suning inizi a guardarsi intorno e a cercare potenziali acquirenti.

Quanto vale l'Inter?

Va specificato che Suning non ha alcuna intenzione di svendere l'Inter. Anzi, non è detto nemmeno che possa privarsi del pacchetto di maggioranza. Potrebbe accontentarsi di vendere alcune quote per alleggerire il proprio impegno nella società. Tuttavia, si ritiene che il prezzo dell'Inter si aggiri tra i 750 milioni e il miliardo di euro.

Quali sono i fondi interessati all'Inter?

Nelle ultime ore, sono due i fondi pronti a investire per rilevare la società. Infatti, i potenziali acquirenti sarebbero Bc Partners e Public Investment Fund (PIF). Scopriamo di più sul loro conto.

Bc Partners

Si tratta di una società d'investimento britannica fondata nel 1986. Bc Partners è specializzata in buyout e acquisizioni e ha uffici a Londra (dove si trova la sede principale), Milano, Parigi, New York e Amburgo. Ha un asset in gestione di circa 40 miliardi di dollari ed è a oggi l'unico fondo concretamente uscito allo scoperto. In un'intervista a Bloomberg, Nikos Stathopoulos, partner e top manager di BC Partners, ha infatti rivelato che "stiamo valutando di investire nell'industria dello sport, che sia una lega o la proprietà di un club".

Public Investment Fund (PIF)

Il PIF nasce nel 1979 con l'obiettivo di curare gli investimenti del Governo dell'Arabia Saudita. Attualmente il fondo ha un asset di 347 miliardi di dollari, ma i sauditi hanno grandi ambizioni e mirano a crescere fino ad arrivare a 400 miliardi. Per rendere l'idea della potenza economica di questa società, basta dire che proprio in un periodo come questo, segnato dall'austerity, il PIF ha speso 8 miliardi di euro in aziende come Boeing e Facebook.

"“Non vogliamo sprecare le opportunità offerte dalla crisi”"

Yassir al Rumayyan, Direttore del PIF.

Questa frase pronunciata da Yassir al Rumayyan, Direttore del PIF, fa ben comprendere la potenza economica e le mire espansionistiche del fondo arabo. Ed è comprensibile quanto, nel caso in cui fosse realmente interessato a rilevare l'Inter, le possibilità di altri possibili acquirenti sarebbero ridotte al minimo.


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