Infantino: "Superlega? Punire i club significa punire i tifosi. Ceferin si faccia qualche domanda"

Gianni Infantino
Gianni Infantino / Paolo Bruno/Getty Images
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Gianni Infantino è tornato a parlare del caos Superlega Europea nel corso di un'intervista a L'Equipe. Il presidente della FIFA ha parlato delle possibili sanzioni per i club, da evitare a suo dire per rispetto nei confronti dei tifosi, e lanciato un chiaro messaggio al collega della UEFA Aleksander Ceferin.

SANZIONI - "Certe sanzioni potrebbero avere conseguenze importanti e poi bisognerebbe prendersene la responsabilità. C’è da capire di che provvedimenti si parli, sento dire che bisogna punire i club, ma questo potrebbe voler dire castigare anche i calciatori, gli allenatori e i tifosi delle società coinvolte che non hanno nulla a che spartire con il progetto della Superlega. È compito delle istituzionali nazionali, poi dell’Uefa e quindi della Fifa, prendere le decisioni opportune. Io, anche nelle situazioni più delicate, sono per il dialogo e non per i conflitti. Dobbiamo evitare di parlare di guerra quando si parla di calcio, soprattutto in un momento come questo in cui tutto il mondo fa i conti con una pandemia senza precedenti".

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Aleksander Ceferin / KARIM JAAFAR/Getty Images

CEFERIN - "Un leader ha anche il dovere di chiedersi perché si è arrivati a tutto questo e, partendo da questa domanda, costruire un futuro diverso parlando e ascoltando tutti, soprattutto i tifosi che sono il cuore del calcio. Tutto il mondo ha sofferto per il Covid, non solo il calcio, dobbiamo trovare le soluzioni per un sistema più sostenibile, penso all’introduzione del salary cap, a limitare le cifre dei trasferimenti, a un tetto alle rose, a un numero massimo di partite. Meno quantità e più qualità, magari con i play-off nei campionati nazionali".


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