Il derby di Bruno: "Dybala non è un campione, con me non toccherebbe palla. Ma CR7 come si veste?"

Dahlia TV: Sports Programming Presentation
Dahlia TV: Sports Programming Presentation / Jacopo M. Raule/Getty Images
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Pasquale Bruno, ex difensore di Juve e Toro, ha parlato a La Repubblica, in vista del derby della Mole. L'ex difensore, fuori dagli schemi in campo e fuori, ha parlato anche dei campioni bianconeri, criticandone alcuni. Ecco le sue dichiarazioni. 

Il derby?

"La Juve vincerà lo scudetto perché ha due squadre, con Higuain e Douglas Costa in panchina. Il Toro ha speranze nel derby? Chiedetelo al padrone (Cairo, ndr), non a me. Io sono un tifoso granata di quelli scoglionati, cioè la grande maggioranza. Abbiamo un padrone che pensa solo ai soldi, invece il Toro è passione".

Genoa CFC v Juventus Fc - Serie A
Genoa CFC v Juventus Fc - Serie A / Paolo Rattini/Getty Images

I campioni di adesso?

"Nessuno era da Toro più di me, senza offesa. Da ragazzino tifavo Juve. Noi eravamo migliori senza dubbio, da ogni punto di vista: umano e tecnico. Io affrontavo Maradona o Van Basten, Careca o Giordano. Oggi esistono due fuoriclasse, Messi e Ronaldo, il resto è roba appena normale. Quando sento dire che Dybala sarebbe un grande campione, sorrido perché è solo un buon giocatore. Contro Vierchowod o Pasquale Bruno, modestamente, non avrebbe toccato palla. Il gol contro il Genoa? Molto bello, per carità, e anche quello di Ronaldo: ma i difensori dov’erano? Pure Cristiano, contro i marcatori degli anni 80, avrebbe faticato".

Come sono i calciatori di oggi? 

"I calciatori di oggi sono dei fighetti che postano foto davanti a un piatto di cozze, i social hanno rovinato tutto. Ma avete visto Cristiano Ronaldo vestito in quel modo? Che pagliacciata. Oggi con qualche selfie diventi personaggio, noi ci facevamo il mazzo. I calciatori sono diventati fighetti anche in campo. Ai miei tempi per gli attaccanti era peggio, a noi difensori veniva concesso molto. Una volta Ramon Diaz andò dall’arbitro e gli gridò: ‘Bruno mi ha staccato la pelle!’. Era vero, infatti fui ammonito. Per un giallo non bastava mica una spintarella, le punte non cadevano mai".

Meglio quelli di prima o di adesso?

"Io mi tengo i calciatori della mia epoca, persino Roberto Baggio, addirittura lui. Tra noi c’era odio vero. Una volta venimmo espulsi insieme, in Juve-Fiorentina al Comunale, lui venne a cercarmi negli spogliatoi. Con altri nemici ho poi scherzato, Van Basten, Casiraghi, con Baggio mai. Eppure, in confronto a molti giocatori di adesso era un leone. Oggi io non avrei bisogno di picchiare, sarei ammonito poco ed espulso mai. Giocherei d’anticipo. Non perderei certo il sonno contro Icardi, Belotti o Immobile. Vuoi mettere, Maradona? Non scherziamo, ragazzi".


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