Ibra, Theo Hernandez e Donnarumma sugli scudi e un post lockdown da Scudetto: il Pagellone Milan 2019/20

AC Milan v Torino - Coppa Italia: Quarter Final
AC Milan v Torino - Coppa Italia: Quarter Final / Marco Luzzani/Getty Images
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Stagione dai due volti quella del Milan che dopo una prima parte davvero complicata e deludente con l'avvento del nuovo anno ha cambiato letteralmente faccia risalendo la classifica e chiudendo al sesto posto finale in piena zona Europa League. Queste le pagelle della squadra rossonera.

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Tra i principali protagonisti della tutto sommata buona stagione del Milan c'è senza ombra di dubbio il portiere Donnarumma (7.5) che con le sue parate è stato decisivo più di una volta. Il suo vice Begovic (6) è stato chiamato in causa poche volte ma ha dimostrato buona affidabilità. In difesa stagione super per Theo Hernandez (8), letteralmente incontenibile. Bene anche Kjaer (7), Romagnoli (6.5) e Musacchio (6) al contrario di Conti, Calabria e di Duarte che non hanno brillato (5 a tutti e tre). Menzione speciale per il giovane Gabbia (6): il futuro è suo.

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A centrocampo il giocatore che ha maggiormente impressionato per continuità di rendimento è Bennacer (7.5), una spanna sopra Kessié (7) che dopo una prima parte di stagione deludente ha cambiato marcia disputando un finale di stagione da urlo. Bonaventura e Saeleamakers, pur non giocando tantissimo, hanno sempre dato il loro prezioso contributo alla causa (6.5 per entrambi). Di poco sotto la sufficienza Laxalt, Biglia e Krunic (5 a tutte e tre), grandissima delusione invece Paquetà (4.5), mai pienamente convincente in questa stagione.

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In attacco Ibrahimovic (8) ha dimostrato di saper fare ancora la differenza nonostante l'età e il fatto di essere sbarcato a Milano a stagione in corso. Ottima stagione anche per Rebic (7) che dopo un inizio da incubo con l'avvento del nuovo anno è letteralmente rinato diventando un giocatore fondamentale per il Diavolo. Molto bene anche Calhanoglu (7) che ha finalmente dimostrato tutto il suo valore. Poco sopra la sufficienza Castillejo (6.5), sufficienza piena ma niente di più per il portoghese Rafael Leao (6) che ha alternato momenti buoni ad altri meno buoni.

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Per quanto riguarda la guida tecnica, impossibile non premiare il lavoro svolto da Pioli (8) che ha ereditato da Giampaolo (4.5) una squadra depressa, bloccata psicologicamente e deludente dal punto di vista del rendimento e della continuità di risultati e l'ha trasformata grazie a duro lavoro, professionalità e qualità.


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