I colpi di mercato più importanti di Tare da direttore sportivo della Lazio

Spezia Calcio v SS Lazio - Serie A
Spezia Calcio v SS Lazio - Serie A / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Arrivato nel lontano 2009 alla corte di Lotito, Igli Tare sembra destinato a separarsi dalla Lazio. Il rapporto che va avanti dalla bellezza di 14 anni è forse giunto al termine: nel calcio moderno dove tutto è veloce, raccontare una storia così lunga sembra quasi un’eccezione. Non è ancora certo il suo addio al ruolo di direttore sportivo del club, ma in attesa di capire cosa gli riserverà il futuro ripercorriamo gli anni trascorsi e i colpi di mercato che hanno contraddistinto la sua avventura fin qui.

Correva l’anno 2010/11, Tare ricopriva il ruolo di diesse nella Lazio da appena 1 anno ed ecco arrivare il primo ottimo colpo. Dal San Paolo arriva un centrocampista brasiliano di nome Anderson Hernanes. Il ragazzo che tutti impareremo a conoscere come Il Profeta si rivelerà essere un ottimo acquisto sotto tutti i punti di vista, in 4 anni di Lazio il suo rendimento in campo sarà costante e di livello.

Appena un anno più tardi, nella stagione seguente, arriva quello che potenzialmente si assesta tra i primi tre colpi di tutta la sua avventura. Il diesse laziale ingaggia a paramento zero un attaccante tedesco in arrivo dai bavaresi del Bayern Monaco: Miroslav Klose. Oltre ad essere un punto fermo nella rosa il centravanti tedesco nella sua permanenza a Roma lascerà come patrimonio 63 reti in 171 partite giocate. Continuando ad avanzare con i colpi effettuati non si possono scordare altre intuizioni come Felipe Anderson che si assettava a bilancio per appena 8 milioni e alla voce rivendita invece saliva a 37 milioni la cifra incassata (per poi tornare in biancoceleste qualche anno dopo).

Tra i colpi più remunerativi per la Lazio si inseriscono anche Lucas Biglia e Antonio Candreva venduti tutti e due con cifre attorno ai 20 milioni, chiaramente le plusvalenze sono arrivate dopo che il rendimento in campo dei due aveva convinto sotto molti aspetti. Per concludere la nostra rassegna di colpi positivi alla memoria salgono nomi recenti: Luis Alberto preso ad appena 5 milioni e attualmente è uno dei punti fermi della squadra di Sarri; il compagno di reparto Milinkovic-Savic per cui fino a poco tempo fa si prospettavano offerte superiori ai 100 milioni e in ultimo la ciliegina sulla torta, l’attaccante che ha riscritto la storia della squadra diventando il miglior marcatore di tutti i tempi della Lazio: Ciro Immobile.

È chiaro che per tanti colpi positivi ci sono anche dei risvolti negativi, non sempre si è riusciti a puntare sui giocatori adatti e alcuni nomi si sono invece iscritti alla lista dei flop, ma come chiunque anche Tare ha avuto i suoi colpi deludenti e le sue grandi intuizioni. Guardare l’operato di un direttore sportivo è facile: basta vedere soltanto i numeri e si possono comprendere molte cose, per tanti calciatori arrivati e confermatisi come ottimi talenti, in molti sono invece finiti nel dimenticatoio e poi hanno lasciato la Capitale a parametro zero o racimolando cifre molto esigue. Per tracciare un bilancio conclusivo di questa esperienza, dopo aver messo sul piatto della bilancia le spese e le cessioni il tutto sembra essere positivo; se questa fosse l’ultima stagione con vista al Colosseo si chiuderebbe con una bella storia, fatta di stelline e meteore, ma d’altronde nessuno è infallibile.