Giroud: "Posso fare ancora bene al Milan. Ibra il miglior attaccante al mondo"

Olivier Giroud
Olivier Giroud / FRANCK FIFE/GettyImages
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Smettere? Non è un verbo presente nel vocabolario di Olivier Giroud, che nel Mondiale ha dimostrato quanto l'età sia solo un numero e che quando c'è la voglia di giocare a calcio si può fare la differenza anche ad alti livelli. Dopo essere diventato il miglior cannoniere della nazionale francese, l'attaccante è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida contro l'Inghilterra, valida per i quarti di finale. Non sono mancate domande sul suo futuro al Milan e un commento su Zlatan Ibrahimovic.

Sul rendimento della Francia al Mondiale:
"Non c'è nessuna eccessiva sicurezza in noi, siano tranquilli e fiduciosi, conosciamo le nostre qualità, affronteremo una grande squadra come l'Inghilterra. Doppietta della Francia co,me il Brasile nel 15958 e 1962? Dobbiamo ancora vincere 3 partite per questo record, non vogliamo pensarci. Noi ci concentriamo principalmente sull'Inghilterra. Penso che siamo andati molte bene dall'inizio del torneo. Siamo forti insieme; abbiamo un grande spirito di squadra. Siamo come un famiglia, ci sentiamo fortunati perché abbiamo qualità e talento in questa squadra, purtroppo abbiamo perso grandi giocatori, ma abbiamo le qualità per fare grandi cose grazie a questo spirito di squadra".

Olivier Giroud
Olivier Giroud / Simon M Bruty/GettyImages

Sul Milan:
"Quando sono arrivato a Milano era il momento giusto per avere un'altra sfida, il Milan mi ha dato una grande opportunità. Ho ancora anni buoni davanti a me. Posso ancora fare cose buone, tutto si decide in campo. Siamo campioni d'Italia, ma vogliamo fare ancora di più

Chi è il miglior attaccante del mondo?
"Penso a Ibrahimovic, lui mi ha nominato miglior attaccante del Mondiale. Davvero, non lo so, non posso dire chi è il più forte. Per me l'esterno più forte è Kylian Mbappé, ma non è un vero numero 9. Non saprei nominarne uno in particolare".

Su Harry Kane:
"Di lui abbiamo già parlato con Hugo Lloris. È un giocatore che può avere un profilo paragonabile al mio: molto potente, gioco di testa, gioca bene spalle alla porta. Negli ultimi mesi, anni, gli piace scendere molto più in basso per partecipare al gioco, non so se è il suo allenatore o la sua volontà, fa tanti assist, ma è un goleador, sa mettere in evidenza i suoi compagni con passaggi che fanno male agli avversari. Devo guardarlo molto da vicino. Ci sono somiglianze, ma ci sono anche sette anni di distanza".