Futuro Nainggolan: diviso tra Cagliari e Inter: a chi serve maggiormente?

Nainggolan contro la FIorentina, con dietro un "Not for everyone" più che adeguato
Nainggolan contro la FIorentina, con dietro un "Not for everyone" più che adeguato / Soccrates Images/Getty Images
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7 febbraio 2010. Inter-Cagliari, 84° minuto. Il Cagliari effettua una sostituzione, esce Jeda ed entra un giovane centrocampista belga, Radja Nainggolan, che fa il suo esordio in Serie A a San Siro. Poco più di 10 anni dopo si ritrova in bilico proprio tra quelle due squadre, tra Cagliari e Inter, tra la squadra che lo amerà per sempre, e quella che forse non l'ha apprezzato abbastanza.

""Godín è già arrivato e ne sono contento, poi c’è Radja che rivuole il Cagliari. Nainggolan vuole tornare e anche da parte nostra c’è la voglia di riprenderlo, valutiamo anche altre situazioni""

Eusebio Di Francesco

Le parole dell'allenatore del Cagliari non possono non farci fremere all'idea di vedere nuovamente il Ninja con la maglia della compagine sarda, ma l'Inter (e soprattutto Conte) farebbe bene a non puntare su di lui, a non dargli un'altra possibilità? Analizziamo la situazione di entrambe le squadre.

L'Inter a centrocampo è ben coperta in ogni ruolo, e Nainggolan ha sempre dato il meglio come trequartista o mezzala, ruoli che occupano già rispettivamente Eriksen e i vari Barella, Sensi, Vidal. E se sul primo ci sono molti dubbi in quanto a rendimento, la causa non sembra certo essere la qualità del giocatore, ma piuttosto sembra che le caratteristiche del trequartista abbiano davvero poco a che fare con i movimenti delle squadre di Conte. Nainggolan da questo punto di vista potrebbe risultare più utile di Eriksen proprio perché capace di coprire molti più ruoli rispetto al danese, dimostrando ottime qualità nel recupero palla e nei tackle anche quando posizionato davanti alla difesa. Il tackle, anzi, è una caratteristica così peculiare di Nainggolan che su YouTube sono presenti video sul "Nainggolan tackle", un'entrata in scivolata sulla palla col tacco, pulitissima, un gesto tecnico allo stesso tempo grazioso e violento.

L'ostacolo che non fa pensare a nessuno che l'anno prossimo vedremo il belga con la casacca nerazzurra è, come lo scorso anno, Antonio Conte. Il tecnico interista non sembra ritenere Nainggolan importante per il progetto, ma bisogna sottolineare che Conte ha sempre nutrito grande rispetto e stima (almeno sul piano puramente calcistico) per Nainggolan, e che la stagione scorsa, dalle sue dichiarazioni, sembrava fosse più deluso dal suo impegno che altro. Nainggolan, d'altro canto, sembra avere altrettanto rispetto per Conte, ma allo stesso tempo è palese, per chiunque conosca il Nainggolan uomo e non solo calciatore, che lui non voglia essere un comprimario. Ha bisogno di essere leader, di guidare la squadra. E, attualmente, solo il Cagliari potrebbe dargli l'importanza che vuole (e merita) in un progetto.

Uno dei sei gol di Nainggolan nella stagione 2019/20, tutti segnati da fuori area
Uno dei sei gol di Nainggolan nella stagione 2019/20, tutti segnati da fuori area / Maurizio Lagana/Getty Images

I rossoblu hanno una squadra interessante, dove l'unico tallone d'Achille, la difesa, è stato decisamente coperto dall'acquisto di un giocatore come Godín, che è un'iniezione di carisma, esperienza e qualità all'interno della squadra. Il centrocampo del Cagliari è il reparto senza dubbio con più valore, con Nández che continua a offrire ottime prestazioni, Rog in continua ascesa (ma ancora lontano dall'esplodere) e il giovane Marin che sembra essere molto promettente, ma l'inserimento di Nainggolan non potrebbe che fare bene, soprattutto considerando che ritroverebbe Eusebio Di Francesco sulla panchina, un allenatore che conosce bene e che lo ha portato in semifinale di Champions League, da protagonista.

Ma ciò che più mi preme, lasciando da parte ruoli, formazioni e capacità, è il sottolineare quanto Nainggolan sia amato a Cagliari. Un giocatore come lui, che si è sempre dimostrato molto "emotivo", legato ai tifosi dovrebbe ritornare a Cagliari, e per restarci, questa volta. Perché sarebbe una storia magnifica, e perché lì sta bene, gioca, si diverte ed è amato. Certamente l'orgoglio potrebbe spingerlo a giocarsi le sue carte all'Inter, a dimostrare che può essere importante anche per una big, ma sono sicuro (e Di Francesco conferma) che lui voglia più di qualsiasi altra cosa tornare a casa sua. Certo è che, purtroppo per noi romantici, tutto deve passare dal vil denaro. L'Inter chiede 10-12 milioni, il Cagliari cerca di convincere la dirigenza nerazzurra ad un pagamento dilazionato. Entro una settimana la trattativa si concluderà, con la permanenza all'Inter o il ritorno a Cagliari, sperando che il Ninja, in qualsiasi caso, riesca ad esprimere al meglio il suo gioco e la sua leadership.


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