Giorgio Abeni: "Scudetto, vedo una lotta a tre. Vi segnalo tre giovani da tenere d'occhio"

Giorgio Abeni
Giorgio Abeni / 90min
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Vive il mondo del calcio da protagonista da 22 anni. Ha iniziato come allenatore per poi passare al ruolo di responsabile di società dilettantistiche e professionistiche. Nel 2017 è diventato a tutti gli effetti un direttore sportivo professionista. Parliamo di Giorgio Abeni, attuale Project Manager e Responsabile del Settore Affiliazioni del Modena FC 2018. Ai microfoni di 90min, il dirigente ha parlato della lotta per la conquista dello scudetto e di tre giovani (ai più, sconosciuti) che potrebbero esplodere a breve.

La Juventus, nelle ultime otto partite, ha subito solo due goal, quello di Lautaro nella semifinale di andata contro l'Inter e il rigore trasformato da Insigne nel match del Maradona. Qual è il segreto della ritrovata solidità difensiva dei bianconeri? 

Juventus
Juventus / Francesco Pecoraro/Getty Images

"L’abilità nella fase difensiva tipica della tradizione calcistica italiana, la sto vedendo in chiave moderna nella Juventus di Pirlo. Una reinterpretazione o meglio un aggiornamento di ciò che è stato. Attenzione, determinazione, organizzazione sono gli elementi principali della fase difensiva bianconera. Pirlo, dopo qualche naturale difficoltà iniziale, sta mostrando capacità di gestione ed idee chiare, uno specifico modo di vedere il calcio. Può esser considerato un rischio la scelta di affidare una panchina così importante ad un esordiente, ma la Juventus, Società strutturata, difficilmente sbaglia le scelte, soprattutto quelle che possono sembrare azzardate".

Juventus e Inter sono tra le principali candidate alla vittoria del campionato. Si sono affrontate recentemente in Coppa Italia, I bianconeri hanno meritato la qualificazione alla finalissima?

"Sicuramente ho visto una bellissima partita tra Juventus ed Inter, due squadre ben organizzate dal punto di vista tecnico-tattico e anche societario. I bianconeri hanno a mio modo di vedere  meritato la qualificazione, approcciando il match di ritorno in maniera concentrata ed attenta, dopo il successo dell’andata. In fin dei conti la Juventus ha rischiato poco, ha saputo contenere l’Inter che si è resa raramente pericolosa durante i 90 minuti"

Inter
Inter / Jonathan Moscrop/Getty Images

Lotta Scudetto a tre oppure ritiene che Roma, Napoli, Atalanta e Lazio non siano ancora tagliate fuori? 

"Personalmente vedo una lotta a tre per lo scudetto: Juventus, Inter e Milan. Guardando indietro dico che il Napoli ha una rosa ottima, potenzialmente da scudetto ma sino ad ora non è riuscita a trovare continuità per varie vicissitudini. L’Atalanta esprime un ottimo calcio, un gioco spettacolare offensivo ma, credo che, con l’impegno europeo potrebbe perdere energie e quindi attardarsi ancor di più in classifica se parliamo di scudetto. La Roma è una rosa giovane, oggi non è pronta per un percorso così importante ma possono esserci le basi giuste per costruire una squadra importante per i prossimi anni supportata dagli investimenti della nuova proprietà. Mi ha sorpreso in negativo la Lazio, ammiro il lavoro di Simone Inzaghi ed il calcio che esprime la propria squadra, la considero una vera e propria outsider, solo deve evitare brusche frenate. Per assottigliare ancor di più la lotta scudetto alla lunga vedo Juventus ed Inter come favorite".

Mi indichi tre giovani che potrebbero esplodere a breve?

"Seguo con particolare i giovani lavorando da oltre 10 anni nel settore. Potrei farle diversi nomi, tanti i ragazzi interessanti che stanno uscendo fuori. Chiedendomene tre le dico sicuramente Lamine Tall e Filippo Tripi dell’AS Roma, prospetti davvero interessanti. A questi, aggiungo un nome magari sconosciuto ai più ma che reputo davvero un calciatore molto forte, ovvero Daniele Iacoponi, da poco sbarcato all’Arezzo in Lega Pro dal Team Nuova Florida, Società di Serie D laziale".


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