Allegri carica la Juve per il derby d'Italia e parla delle condizioni di Di Maria

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri / Helge Prang - GES Sportfoto/GettyImages
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Giornata di vigilia in casa Juventus. Domani sera i bianconeri saranno impegnati a San Siro per affrontare l'Inter di Simone Inzaghi nell'attesissimo derby d'Italia della 27ª giornata di Serie A. Poco fa Massimiliano Allegri ha introdotto così in conferenza stampa la sfida contro i nerazzurri (fonte: TMW):

Che partita dovrà fare la Juve domani?
“Una bella partita contro una squadra forte, è una partita meravigliosa davanti a 70mila spettatori, è il derby d’Italia e sarà una partita affascinante. Bisognerà essere molto bravi”.

Come sta Di Maria?
“Oggi ci sarà l’ultimo allenamento, mi sembra che stia bene. Devo valutare Bonucci e Miretti mentre non ci saranno Milik e Alex Sandro. Chiesa sta bene, ha fatto anche gol giovedì e sono contento. Poi tutti gli altri che han giocato giovedì sono a disposizione”.

Come sta Locatelli?
“Io lo vedo bene, a Friburgo l’ho tolto a dieci minuti dalla fine perché la partita era in sicurezza e gli ho risparmiato qualche minuto. Però sta molto bene”.

Pensa come Szczesny di poter arrivare in Champions anche con la penalizzazione?
“Dobbiamo ambire e cercare di fare il massimo. Ora domani abbiamo l'ultima partita, è importante e difficile a Milano perché gli scontri diretti sono sempre difficili da giocare. Abbiamo perso a Milano col Milan, a Napoli, a Roma. Abbiamo battuto la Lazio e l'Inter in casa e pareggiato con la Roma. Quindi gli scontri diretti più o meno 2 li vinci, 3 li perdi, 3 li pareggi. Su quello siamo in linea. In classifica ora siamo indietro, è difficile recuperare ma dobbiamo fare il massimo. Domani è importante, noi nell'ottica della classifica, ripeto e lo dico da qui fino alla fine del campionato: la squadra in campo ha fatto 53 punti e su questo dobbiamo ragionare. Da qui al 19 aprile quando ci sarà la sentenza vedremo cosa succederà, però noi lavoriamo su quello. Poi avremo l'Europa League, la Coppa Italia. Ora pensiamo a domani sera, poi recuperiamo le energie e poi affrontiamo passo dopo passo un aprile bello ed entusiasmante da giocare e da vivere”.

Sarà staffetta fra Chiesa e Di Maria?
"Magari stanno fuori tutti e due, non lo so vediamo dopo l'allenamento. Non abbiamo cambi davanti senza Kean e Milik, abbiamo Soulé ma di prime punte solo Vlahovic. Per noi è una partita molto importante domani".

Juve squadra più sfortunata nel sorteggio?
"Lo Sporting è una buona squadra, tecnica e ha entusiasmo. CI preparemo al meglio. Le palline della Champions sono così, il destino ha voluto questo ed è un buon segnale per il campionato italiano".

Gatti domani titolare?
"Lui ha dalla sua il fatto di essere esuberante, ha tanta energia, deve crescere sul piano della gestione della partita. Può essere che domani giochi di nuovo".

Pensa che Vlahovic si sia definitivamente sbloccato?
“Non è questione di Vlahovic. Credo che la squadra debba fare meglio nel secondo tempo di ieri sera, giovedì sera abbiamo giocato un brutto secondo tempo. Bisogna essere consci di dover andare a giocare a Milano, contro l'Inter che non ha perso in casa. Test importante. Viene con grande entusiasmo per i quarti di finale. Sarà una bella partita, per noi è molto importante”.

Sperava che la squadra fosse meno imperfetta a questo punto della stagione?
"Possiamo migliorare, dobbiamo migliorare in quella fase della partita nella gestione della palla. Direi però che c'è una crescita importante della squadra, intanto pensiamo a chiudere domani sera. Poi quando rientreremo dalla sosta avremo Milik, Alex Sandro, Pogba vediamo come sta, Chiesa avrà più condizione".

Un commento alle parole di Mourinho?
"Questo è il format dell'UEFA, forse voleva attaccare loro".

Come sta Pogba?
"Sono otto mesi che diciamo le stesse cose. Quando sta bene sarà a disposizione, io credo che difficilmente sarà a disposizione subito dopo la sosta, ci vorrà un po' più di tempo".

Lei e Inzaghi siete spesso criticati.
"Nel calcio ha ragione chi vince, a fine anno verranno tirate le somme e fatta un'analisi di quello che è andato e che non è andato. La stagione non è ancora finita, in questo momento tutto è bello e magari fra 20 giorni è l'opposto. Fino alla fine dell'anno non si può dire se la stagione è buona o meno buona. L'obiettivo della Juventus è arrivare in questo momento a giocarci tutte le possibilità di giocarsi le due finali di coppa e arrivare tra le prime quattro in campionato. Noi non dobbiamo valutare quelle che succede fuori dal campo. Se a fine anno la squadra al netto delle sanzioni sarà sesta o quinta vorrà dire che la stagione non sarà andata bene".