Affidabilità e costanza di rendimento: Davide Calabria, l'uomo a cui Pioli non rinuncia mai

Si è spesso detto, parlando del Milan, che gli ottimi risultati ottenuti dal post lockdown fino ad oggi, oltre che frutto del lavoro straordinario di Stefano Pioli, siano maturati anche grazie all'assenza di pubblico negli stadi. Prima dello stop forzato, infatti, i rossoneri soffrivano di una marcata fragilità mentale che, condita dalle grosse aspettative del tifoso di San Siro, si riversava inevitabilmente sulla testa dei giocatori. Vuoi per la giovane età , ma anche per i risultati deludenti fino a quel momento, la rosa non riusciva a reggere cotanta pressione, aspetto da tenere in considerazione quando si gioca in squadre e stadi così importanti.

Tra i calciatori rigenerati dalla cura Pioli-Ibrahimovic (e sono tanti!) non possiamo non parlare di Davide Calabria. Nella prima parte della passata stagione era stato uno dei più bersagliati dalla tifoseria a causa di prestazioni non all'altezza: giocare senza pubblico lo ha sicuramente aiutato a trovare fiducia nei propri mezzi, ma la sua serietà e voglia di lavorare hanno fatto il resto. Ragazzo umile e determinato che merita di godersi quanto di buono sta facendo in questa stagione con la maglia del Milan.

La prestazione di ieri sera è l'ennesima conferma del rendimento straordinario del terzino classe '96: è partito titolare in tutte le 18 partite fin qui disputate, segnando due gol (contro Genoa e Juventus) e fornendo un assist (proprio ieri sera a Ibrahimovic per il definitivo 0-2). Ciò che più impressiona di questo ragazzo, però, sono la costanza e la duttilità. Già, perché in un periodo non fortunatissimo per Pioli dal punto di vista delle assenze (tra Covid, squalifiche ed infortuni), Calabria non ha sfigurato neanche nel ruolo di centrale di centrocampo al fianco di Kessie. Tra l'altro, proprio giocando in quella posizione, ha trovato il gol contro la Juve.

Dopo alcune stagioni complicate, finalmente Calabria si è preso il Milan e ora il suo allenatore se lo gode: è il giocatore della rosa più impiegato in campionato. Inoltre, nella prima parte di stagione ha esordito, seppur per pochi minuti, con la Nazionale di Mancini: non è da escludere che l'ex allenatore di Inter e Manchester City trovi un posto anche per lui tra i 23 che prenderanno parte al prossimo Europeo.

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